San Vero Milis, tutti contro Abbanoa
Consiglio comunale straordinario e affollato per dire no al gestore unico del sistema idrico
SAN VERO MILIS. Il sindaco chiama, i suoi concittadini rispondono, compatti e decisi a non consentire che Abbanoa si appropri delle risorse idriche e le gestisca contro la loro volontà.
Il consiglio comunale straordinario convocato dal sindaco Luigi Tedeschi per informare la popolazione che il rischio di dover cedere la gestione dell’acqua al gestore unico è molto concreto, ha fatto registrare una presenza massiccia di cittadini, alcuni dei quali si sono detti molto arrabbiati e pronti a scendere in piazza a fianco dei propri amministratori per affermare quello che ritengono essere un diritto sacrosanto all’autodeterminazione.
La delibera proposta da Tedeschi, come previsto, è stata votata all’unanimità.
Una delibera mutuata dal Comune di Perfugas e adottata anche da quasi tutti i 33 Comuni che continuano a gestire l’acqua autonomamente (è rimasto fuori solo il Comune di Olzai, che ha deciso di adire subito alle vie legali) e per continuare a farlo hanno costituito il Gasi: una rete che chiede alla Regione di promulgare una legge che consenta loro di rimanere fuori da Abbanoa.
Questa mattina il presidente del Gasi Domenico Gallus, sindaco di Paulilatino, e il segretario dello stesso comitato, saranno ricevuti dall’assessore regionale ai lavori pubblici Paolo Maninchedda.
Dall’assessore regionale si presenteranno forti del sostegno dei loro concittadini e gli chiederanno di trovare una soluzione che vada incontro alle loro richieste.
«Questa situazione sta diventando molto pericolosa – ha detto Tedeschi durante l’assemblea – e potrebbe creare problemi di ordine pubblico e di sicurezza ai cittadini, e in particolar modo a sindaci e amministratori comunali, chiamati in prima persona a gestire norme legislative a volte incomprensibili – ha detto Tedeschi durante l’assemblea – per questo motivo ho voluto, prima di agire, incontrare la popolazione. Alla quale, con questa delibera, ho chiesto di sostenere e dare forza all’amministrazione che si farà portavoce della ferma volontà popolare a non aderire e di conseguenza opporsi con ogni mezzo all’ingresso nella gestione del servizio idrico integrato di Abbanoa, e di voler, quindi, continuare con la gestione autonoma».
E i suoi concittadini lo hanno ribadito, con forza e in maniera chiara, che di Abbanoa non vogliono neppure sentir parlare.
«Ma è mai possibile che non ci sia una legge che difenda la volontà dei cittadini da queste decisioni prese contro la loro volontà?», commentano dal pubblico.
Piero Marongiu