La Nuova Sardegna

Oristano

Traffico di farmaci scaduti, tutti assolti

di Enrico Carta
Traffico di farmaci scaduti, tutti assolti

Tra prescrizione e merito cade l’accusa di associazione a delinquere per rivenditori, veterinari, farmacisti e allevatori

25 novembre 2016
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Arriva la prescrizione e vengono da pensare molte cose. Com’è possibile che un’inchiesta in cui sono stati coinvolte trentanove persone e alcune di queste furono anche sottoposte a misure restrittive non abbia conosciuto in tempo nemmeno la sentenza di primo grado? Se lo sono chiesto anche alcuni degli imputati al termine dell’udienza di al tribunale di Cagliari conclusa con un’assoluzione generale. Qualcuno avrebbe gradito un’assoluzione nel merito, ma ha poi spiegato che non si poteva non accogliere la prescrizione: «Tempi, spese, altre udienze e poi non si sa mai».

Fatto sta che dell’associazione a delinquere che secondo l’accusa era stata messa in piedi all’inizio degli anni 2000 e sarebbe durata sino all’intervento della magistratura nel 2008 non rimarrà traccia. Doveva servire per smerciare farmaci veterinari e alimenti per animali già scaduti o tenuti in cattivo stato di conservazione o alterati. Per farlo ci si sarebbe serviti della base operativa del Centro Vete di Arborea, delle firme compiacenti di veterinari e farmacisti, di dipendenti e di rappresentanti ovviamente con il beneplacito degli allevatori che poi somministravano i prodotti ai loro animali.

Fu davvero così? In parte non lo si saprà mai, perché il procedimento nato zoppo è caduto molto prima del traguardo. Prescritto già in primo grado per quanto riguarda il reato dell’associazione a delinquere e di falso ideologico, mentre per i reati che riguardavano esclusivamente gli allevatori c’è stata l’assoluzione anche nel merito e questo prima ancora che la difesa iniziasse a portare in aula i propri testimoni e le proprie prove in difesa degli imputati.

Erano quindi trentanove. Dopo qualche patteggiamento e qualche assoluzione coi riti abbreviati già celebrati il numero degli imputati al rito ordinario è sceso a ventinove. È stato per primo il pubblico ministero Guido Pani a sollecitare la prescrizione, chiedendo però che il reato venisse addirittura derubricato in uno meno grave rispetto a quello contestato. I giudici del collegio – Poddighe, Alterio e Mereu – non si sono spinti sin lì, ma non hanno avuto difficoltà ad assolvere Giampiero Cara (Quartu Sant’Elena), Ilaria Barsanti (Oristano), Mirko Porru (Quartu Sant’Elena), Simone Panetto (Arborea), Ignazio Francesco Putzu (Villaurbana), Mario Manca (Arborea), Marco Meconcelli (Oristano), Federico Schiavo (Sanluri), Edoardo Schiavo (Sanluri), Nando Puddu (Selegas), Alessandro Meloni (Norbello), Basilio Columbu (Ollolai), Francesc’Angelo Sanna (Simaxis), Salvatore Serra (Paulilatino), Mario Manca (Santu Lussurgiu), Aldo Vinci (Bidonì), Albino Vinci (Bidonì), Marco Cocco (Bono), Sebastiano Manca (Ghilarza), Giovanni Mura (Ghilarza), Giovanni Faedda (Ghilarza), Michelino Piras (Fordongianus), Pietro Paolo Piras (Fordongianus), Giambattista Serra (Ollastra), Giorgio Podda (Villaspeciosa), Maurizio Podda (Villaspeciosa), Marco Marroccu (Guspini), Giovannina Manca (Ghilarza). Nutrito ovviamente anche il collegio difensivo composto dagli avvocati Ignazia Licheri, Valerio Fundarò, Patrizio Rovelli, Debora Amarugi, Carlo Figus, Anna Maria Uras, Maria Vitalia Anedda, Michele Ibba, Giovanni Paolo Meloni, Efisio Arbau, Carlo Pau, Giuseppe Motzo, Marco Marinez, Pier Luigi Meloni, Enrico Meloni, Pasqualino Federici, Stefania Alfonso , Alessandro Dedoni, Marco Usai, Laura Onida, Roberto Salaris.

In Primo Piano
L’iniziativa

Il porcetto sardo in corsa per la denominazione Igp

Le nostre iniziative