La Nuova Sardegna

Oristano

Pompu, la Corte d'Appello conferma: una sola mano uccise Antonio Murranca

Una fase del processo di primo grado per l'omicidio di Antonio Murranca
Una fase del processo di primo grado per l'omicidio di Antonio Murranca

Il venditore ambulante fu assassinato il 24 settembre 2014 e poi il cadavere fu bruciato nelle campagne di Marrubiu

09 dicembre 2016
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POMPU. Sono state confermate in appello le condanne per l'omicidio del commerciante abulante di frutta e verda Antonio Murranca.

Il delitto era avvenuto il 24 settembre del 2014 e l'unico responsabile è l'allevatore di Ruinas, Graziano Congiu (31 anni, difeso dall'avvocato Angelo Battista Marras) che è stato condannato a 25 anni e 6 mesi per il doppio reato di
omicidio volontario e distruzione di cadavere.

Confermate anche le condanne degli allevatori di Pompu e Morgongiori, Lorenzo Contu e Stefano Murru (difesi dagli avvocati Carlo Figus e Michele Ibba). La Corte d'appello di Cagliari li ha ritenuti responsabili solamente di aver aiutato Graziano Congiu a bruciare il cadavere.

Sin dal primo grado era caduta per entrambi l'accusa di omicidio volontario. Sconteranno rispettivamente quattro anni e mezzo e cinque anni, nonostante il pubblico ministero Paolo De Falco avesse chiesto anche per loro la condanna per omicidio.

Gli imputati sono stati condannati anche al risarcimento dei danni ai familiari della vittima, che si erano costituiti parte civile assistiti dall'avvocato Gianfranco Siuni.

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