La Nuova Sardegna

Oristano

Planargia senza treni, accuse alla Regione

Planargia senza treni, accuse alla Regione

Bosa, interrogazione del consigliere Alfonso Marras: «Territorio più isolato, serve un intervento»

21 dicembre 2016
2 MINUTI DI LETTURA





BOSA. Linee ferroviarie chiuse dopo le disposizioni di sicurezza imposte dal Ministero. Il consigliere regionale Alfonso Marras chiede tempi rapidi nelle soluzioni da adottare per riaprire la linea Macomer-Nuoro e le tratte turistiche Bosa-Macomer in Planargia e Sassari-Tempio-Palau nel Nord Sardegna. Lo fa con un’interrogazione con richiesta di risposta scritta indirizzata al presidente della giunta Francesco Pigliaru e all’assessore ai Trasporti Massimo Deiana.

Le linee sono state temporaneamente chiuse dopo che il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha emanato una serie di disposizioni a carattere nazionale che prevedono, ad esempio, la presenza di un secondo operatore vicino al macchinista alla guida del treno e la presenza dei casellanti a ogni passaggio a livello.

Sulla tratta Macomer-Nuoro l’Arst ha predisposto nel frattempo l’attivazione di servizi bus sostitutivi che però suscitano già qualche perplessità fra i viaggiatori, soprattutto fra i pendolari in arrivo anche dalla Planargia che quotidianamente utilizzavano dal nodo di Macomer la linea a scartamento ridotto per raggiungere scuole, presidi sanitari e posto di lavoro a Nuoro.

«I territori della Planargia e del Marghine attraversati dalle linee ferroviarie sospese, già fortemente disagiati per una condizione di isolamento derivante dalla presenza di una rete stradale disastrata la cui percorrenza risulta essere critica soprattutto nel periodo invernale e da una storica carenza di infrastrutture e di servizi di trasporto pubblico adeguato, sono caratterizzati da fenomeni di spopolamento e da un costante aumento del dato della disoccupazione», rileva Alfonso Marras. Aggiunge inoltre: «La linea Macomer-Nuoro è stata riaperta nel 2012, dopo un lungo periodo di chiusura dovuto a lavori di ristrutturazione, con un investimento di circa 14 milioni di euro per la sostituzione di rotaie e traversine e di ulteriori 20 milioni di euro per la messa in sicurezza delle stazioni intermedie, mentre è in fase di realizzazione la commessa per la fornitura di quattro nuovi treni».

Queste ulteriori premesse precedono i quesiti con i quali si intende conoscere se il presidente della Regione e l’assessore ai trasporti «Siano a conoscenza di quanto esposto e quali iniziative intendano assumere» per ottenere in tempi rapidi la riapertura delle tratte ferroviarie, con tutte le garanzie di sicurezza e tutela richieste dal ministero. (al.fa.)

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative