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Per l’Unione dei Comuni nuovo stallo sulle nomine

Per l’Unione dei Comuni nuovo stallo sulle nomine

GHILARZA. Votazioni rimandate all’Unione dei Comuni, che ieri avrebbe dovuto eleggere il nuovo presidente. Preso atto dell’indisponibilità dei sindaci non ancora eletti ad assumere la guida dell’ente...

05 gennaio 2017
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GHILARZA. Votazioni rimandate all’Unione dei Comuni, che ieri avrebbe dovuto eleggere il nuovo presidente. Preso atto dell’indisponibilità dei sindaci non ancora eletti ad assumere la guida dell’ente, l’assemblea ha deciso di prorogare di due mesi il termine del mandato esercitato da Alessandro Defrassu dal settembre del 2015 e scaduto sabato scorso.

È stato lo stesso sindaco di Ghilarza, in apertura dei lavori, a caldeggiare nuove candidature sostenendo di non poter continuare a svolgere il gravoso compito.

I primi cittadini di Norbello e Soddì, quest’ultimo peraltro quasi giunto a fine consiliatura, hanno declinato la proposta per le difficoltà di conciliare l’attività amministrativa nei rispettivi Comuni con l’incarico di presidente dell’Unione e con gli impegni professionali.

«Quest’anno si chiuderà un percorso avviato dal presidente ed è giusto che sia lui a portarlo a termine. Discutiamo piuttosto su come supportarlo», ha aggiunto Matteo Manca.

Sulla soluzione prospettata dal delegato norbellese si sono trovati d’accordo tutti i presenti (Osvaldo Licheri, Stefano Sanna, Antonella Barranca, Mauro Porcu, Francesco Medde e Alessio Petretto), e cioè riconfermare per due mesi Defrassu al timone del cda in modo da archiviare le pratiche più urgenti e suddividere i compiti tra gli altri membri dell’Unione.

L’assessore Osvaldo Licheri ha accettato per Paulilatino le deleghe ai Tributi, alla Sanità e ai Servizi sociali, Suap e Vigilanza; Matteo Manca il personale e il sindaco di Tadasuni, Mauro Porcu, erediterà le responsabilità in materia di paesaggio e si occuperà del cambio di sede dell’Unione, che sarà trasferita nell’ex pretura.

Il presidente Defrassu continuerà a seguire il settore rifiuti, in attesa di un nuovo presidente che dovrebbe essere eletto non prima di marzo.(mac)

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