La Nuova Sardegna

Oristano

Sulla circonvallazione è scontro duro

di Enrico Carta
Sulla circonvallazione è scontro duro

Il comitato rifiuta l’incontro proposto dal sindaco Tendas: «Non avete i numeri, ci usate solo per fini politici»

18 gennaio 2017
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ORISTANO. Finisce nel modo più prevedibile ovvero con la pesante contestazione verso il sindaco e la maggioranza. Imprevedibile è stato invece il modo con cui si è arrivati alla contestazione, figlia di un fuori programma inatteso. Nel giorno in cui si doveva discutere e approvare la variante alla circonvallazione ovest, l’assessore all’Urbanistica Gianluca Mugheddu ha ritirato il punto all’ordine del giorno, rimandando così ad un’altra seduta del Consiglio la votazione sull’approvazione della variante stessa.

Eppure il pressing del comitato almeno un risultato sembrava averlo ottenuto. Il sindaco Guido Tendas, infatti, per la prima volta dopo tantissimo tempo e dopo tantissime richieste, aveva acconsentito a incontrare gli oppositori, ostili a quella strada che, con tutta probabilità, nascerà comunque laddove il consiglio comunale aveva stabilito che sarebbe sorta. Al momento appare scontato un voto nuovamente favorevole da parte della maggioranza su un argomento che è sul tavolo della discussione politica ormai da due anni. La circonvallazione eviterà che il traffico in ingresso dal ponte sul fiume Tirso e dal cavalcavia di Brabau attraversi tutta la città per poter raggiungere la zona industriale, ma il gruppo degli scontenti non contesta il fatto che stia per nascere la circonvallazione. Non gradisce il tracciato disegnato dall’amministrazione perché lo ritiene troppo vicino alle case del quartiere di Sa Rodia.

Dal momento in cui il progetto aveva ritrovato soldi e quindi era ripartito, i residenti avevano chiesto che la strada venisse spostata di qualche centinaio di metri per evitare un incremento notevole del traffico proprio a ridosso della abitazioni. L’amministrazione aveva però detto che i costi sarebbero diventati insostenibili e così ha portato avanti il progetto esecutivo approvato dal consiglio comunale nella versione confinante con le case. Ora proprio il progetto torna in aula perché al suo interno contiene una variante rispetto al Piano urbanistico che ha bisogno dell’approvazione dell’assemblea civica. Proprio questo passaggio tecnico ha riacceso la miccia di un incendio che evidentemente non si era mai spento e che ieri è riesploso.

Nei giorni scorsi il comitato di Sa Rodia, soprattutto attraverso il suo componente Andrea Pala e il portavoce Giorgio Vargiu, presidente dell’Adiconsum, aveva sollecitato un nuovo incontro senza però ottenere risultati. Ieri il sindaco, in chiusura della seduta del consiglio comunale, si è detto disponibile ad aprire il dialogo. Per il comitato però il tempo è ormai scaduto e la proposta è diventata irricevibile. Niente colloquio, quindi. Solo le contestazioni e la replica del sindaco: «È ora di decidere».

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