La Nuova Sardegna

Oristano

Solarussa, una soluzione per l’ambulatorio

Solarussa, una soluzione per l’ambulatorio

Dopo le proteste di un cittadino interviene il Comune. Il sindaco: «Ma non è di nostra competenza»

08 febbraio 2017
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SOLARUSSA.

«L’ambulatorio non appartiene al Comune, ma all’Assl che lo ha assegnato, con un canone di affitto simbolico, ai medici di famiglia che, autonomamente e arbitrariamente, stabiliscono orari di apertura e di chiusura».

Replica così il sindaco, Mario Tendas, alle proteste di un cittadino che aveva segnalato una serie di disagi, legati alla scarsa pulizia della zona antistante l’ingresso, dove, spesso decine di pazienti sono costretti a sostare in attesa che l’ambulatorio apra.

«È ovvio, pertanto, che l’apertura della struttura sanitaria è in carico ed è sotto la diretta responsabilità gestionale di chi utilizza lo stabile e non certo in capo al Comune. Che, peraltro, non avendo alcuna titolarità, non dispone neanche delle chiavi dei locali», scrive Tendas. Uno dei problemi infatti, pare sia legato al mancato rispetto degli orari di servizio della struttura. «Nessuno pulisce e nessuno apre la porta d’ingresso della sala d’attesa dove ci sono una decina di posti a sedere. Ciò avviene in particolare alla prima apertura, dalle 8 alle 9 del mattino, dunque al freddo», aveva denunciato l’utente.

La denuncia tuttavia ha avuto l’effetto di far intervenire l’amministrazione comunale. «Al fine di evitare ulteriori disguidi ci siamo rivolti al direttore generale della Assl, Mariano Meloni, sollecitando un intervento finalizzato al rispetto degli orari di apertura e chiusura, al fine di creare lunghe attese e conseguenti disagi fra l’utenza».

Intervento che sembra possa dare presto risultati positivi «Il direttore della Assl ha dato ampia e piena disponibilità ad affrontare il problema direttamente con i medici di famiglia», ha spiegato Mario Tendas, precisando che «nel caso si rendesse necessario implementare le attività di pulizia nelle aree adiacenti l’ambulatorio, il Comune, nell’ambito delle proprie competenze e in un rapporto di sana e leale collaborazione istituzionale con la Assl, non si tirerà di certo indietro». Poi precisa: «È chiaro, tuttavia, che l’apertura e la chiusura degli ambulatori oltre alla pulizia interna degli stessi non potrà che essere ad appannaggio dei medici, sulla base degli accordi definiti e stabiliti con l’Assl». Insomma, la denuncia del cittadino sui disagi che i pazienti dell’ambulatorio dove operano i medici di base del paese ha avuto il suo effetto, con il Comune che sicuramente, presterà maggiore attenzione all’igiene dell’area.

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