La Nuova Sardegna

Oristano

Cabras, Puc decaduto «Lo sviluppo è ingessato»

di Simonetta Selloni
Cabras, Puc decaduto «Lo sviluppo è ingessato»

Cinque anni dopo l’adozione, il Piano non è stato approvato e non è operativo La denunciano i consiglieri Abis, Carta e Trincas in un’interrogazione alla giunta

04 marzo 2017
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CABRAS. Che fine ha fatto il Puc del Comune di Cabras? Il Piano urbanistico comunale, adottato nel dicembre 2011 dalla Consiglio comunale, a cinque anni dalla sua adozione, sarebbe a tutti gli effetti decaduto. Almeno così sostengono i consiglieri di opposizione Andrea Abis, Carlo Carta e Carlo Trincas di “Progetto comune”, che chiedono con un’interrogazione rivolta al sindaco e all’assessore all’Urbanistica. Non solo: nel denunciare che lo sviluppo di Cabras risulta ingessato per la mancanza dell’abc sul quale fondare qualunque serio progetto di sviluppo, sottolineano la manca della disponibiltà di altri importanti strumenti di pianificazione, come il Piano particolareggiato del centro storico e il Piano di utilizzo dei litorali.

«L’unico strumento urbanistico vigente per il Comune di Cabras è oggi rappresentato dal Piano di Fabbricazione del 1970. Il Comune di Cabras si pone ora in una condizione di profonda arretratezza nella disponibilità di strumenti urbanistici approvati e vigenti. Infatti non solo oggi non si dispone di un Puc efficace, ma si presume che il Puc adottato non abbia neppure superato parzialmente le verifiche di coerenza con il Piano particolareggiato regionale e il Piano di assetto idrogeologico, e no abbia ricevuto l’istruttoria da parte degli uffici regionali dell’urbanistica». C’è anche da dire, secondo Abis, Carta e Trincas, che «La proposta di Puc di Cabras, costata significative somme finanziarie per la remunerazione di parcelle di professionisti e collaboratori, non solo non è arrivata al termine dellla sua approvazione finale ma potrebbe essere stata ulteriormente vana poiché non ha neppure potuto dimostrare quali possibili e probabilmente necessari correttivi occorresse mettere in atto per il completamento favorevole dell’iter autorizzativo». Il fatto è, rimarcano i consiglieri, che «La mancanza del Puc ci consegna l’assenza di una seria politica di tutela architettonica e urbanistica del nostro tessuto urbano, che limita gli interventi edilizi dei privati e sottopone i cittadini a onerosi e complessi iter di autorizzazione che congelano la ripresa edilizia e non consentono una ritrovata funzionalità della matrice storica urbana». Il centro matrice risulta, a loro parere, «sproporzionata, catastalmente imprecisa e non rappresentativa del tessuto storico di pregio». Abis, Carta e Trincas chiedono di sapere a che punto sia l’istruttoria del Puc, quanto sia costata la redazione, a che punto sia il Pul, e se la giunta condivida l’importanza di procedere alla riperimetrazione del centro matrice, con la conseguente redazione di un piano particolareggiato che sblocchi lo sviluppo del centro abitato.

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