Nel vigneto cresce l’inclusione
Tramatza, progetto di Coldiretti e Osvic coinvolge richiedenti asilo e rifugiati
TRAMATZA. Un privato mette a disposizione un vigneto, un’organizzazione di categoria mette a disposizione la propria struttura e la propria rete, un’associazione di volontariato le proprie conoscenze: nasce da questa collaborazione un progetto di inclusione sociale che coinvolgerà alcuni giovani tra richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria e umanitaria, ospiti di un Cas (Centro di accoglienza straordinaria) della Provincia di Oristano.
Il vigneto si trova a Tramazta, nella azienda della famiglia Orro. Lunedì Osvic e Coldiretti Oristano avvieranno lì una collaborazione relativa l'inclusione sociale. Ci sarà un ciclo di incontri di orientamento alla formazione professionale in sinergia con alcune aziende agricole del territorio. L’azienda vitivinicola curata da Davide Orro è la prima ad essere coinvolta nel progetto.
«Un progetto - spiega una nota congiunta di Coldiretti e Osvic - che risponde alla esigenza, espressa dai destinatari dell’azione, di avere informazioni specifiche relative le varie professionalità che il modo agricolo sviluppa. L’obiettivo dell'iniziativa è infatti quella di fornire strumenti professionali ed esperienziali ai giovani ospiti del Centro di Accoglienza Straordinaria, così da acquisire consapevolezza delle opportunità da un punto di vista lavorativo, con il fine di promuovere la loro autonomia ed integrazione».
Il tema del “ritorno alla terra” e della valorizzazione della vocazione agricola della provincia «permette a Osvic e a Coldiretti Oristano di promuovere un percorso innovativo, sperimentale, nel quale lo straniero acquisisce strumenti utili per valutare e progettare il suo futuro, a partire dal valore del lavoro e della competenza professionale».