La Nuova Sardegna

ABBASANTA. Passata l’onda emotiva il rischio che scemi l’attenzione dell’opinione pubblica sui problemi delle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto è alto, ma non se da quel dramma è nato un patto di solidarietà.

Lo hanno suggellato alcuni mesi fa i Comuni di Abbasanta e di Acquasanta Terme attraverso un gemellaggio. Nell’immediato quell’alleanza aveva prodotto una donazione di alcune migliaia di euro in parte provenienti dal bilancio comunale e in parte frutto della rinuncia ai gettoni di presenza dei consiglieri di maggioranza e opposizione.

Il passo successivo sarebbe stata una campagna d’informazione e di sensibilizzazione con lo scopo di creare un comitato civico che promuovesse e coordinasse nuove iniziative in favore degli abitanti del centro marchigiano. L’appello a unirsi alla mobilitazione è stato raccolto, tra gli altri, dall’associazione culturale sarda Su Cuntzertu Abbasantesu, che dalle dichiarazioni d’intento è passata ai fatti con l’organizzazione di una raccolta di fondi. La manifestazione benefica coinciderà con la presentazione dell’ultimo lavoro musicale del coro a tenore, Sighinde, che ha anche ispirato il titolo dell’iniziativa.

L’evento, sottotilato “Po un’offerta a sa zente c’hat perdio totu in sa tremida de sa terra” (per un'offerta alle persone che nel terremoto hanno perso tutto), si terrà il primo aprile alle 20 nei locali dell'ExMa.

Al Comune di Acquasanta Terme sarà destinato l'incasso delle vendite dei cd. Ancora una volta, dunque, è la cultura popolare a veicolare la solidarietà, in questo frangente rappresentata dal sodalizio artistico locale, da Su Cuntzertu Norbellesu, su Cuncordu de Orosei, su Tenore S'Arborinu de Orune e l'associazione folcloristica di Abbasanta, che insieme animeranno la serata.

Maria Antonietta Cossu