La Nuova Sardegna

Oristano

Il meteorologo: «Solo quindici anni per salvare la Terra»

di Piero Marongiu
Il meteorologo: «Solo quindici anni per salvare la Terra»

Bauladu, al festival letterario “Ananti de sa Ziminera” Luca Mercalli ha spiegato l’emergenza climatica globale

15 marzo 2017
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BAULADU. «Abbiamo ancora quindici anni di tempo a disposizione per invertire la rotta ed evitare conseguenze irreversibili sul clima del pianeta, poi sarà impossibile tornare indietro».

A dirlo non è un novello Savonarola o una nuova Cassandra, ma il presidente della Società Meteorologica Italiana, nonché uno dei più autorevoli climatologi a livello internazionale e studioso delle tematiche ambientali legate ai mutamenti climatici, famoso non solo per i suoi studi ma per essere un apprezzato divulgatore sulle reti Rai.

L'incontro tra Luca Mercalli e il pubblico del festival letterario diffuso “Ananti de sa Ziminera”, è stato sicuramente tra i più seguiti, perché la sorte del pianeta e dell'ambiente in cui viviamo, interessa tutti. Anche i potenti della terra che, volenti o nolenti, devono fare i conti con il surriscaldamento del pianeta e i veleni immessi in grandissime quantità nell'atmosfera.

«Purtroppo c'è ancora molta gente, anche autorevole, che afferma la ciclicità dei fenomeni di surriscaldamento del pianeta - ha detto Marcalli, rispondendo a una delle tante domande poste dal pubblico -, eppure la verità non è quella che cercano di farci credere. Non si possono prendere a riferimento solo periodi limitati per spiegare i fenomeni che determinano i mutamenti climatici, come fa qualcuno, non è serio; se si vuole avere un quadro completo e attendibile della situazione è necessario fare uno studio approfondito, che prenda in esame migliaia di anni e arrivi fino ai giorni nostri. Ci vuole lavoro, studio, fatica, ma non c'è un altro sistema per capire lo stato di salute del pianeta: un condominio nel quale siamo tutti, con pari responsabilità, ospiti».

Il riferimento, neppure troppo nascosto, è alle posizioni espresse dal fisico, Premio Nobel, Carlo Rubbia, secondo ilquale la terra ha già affrontato mutamenti climatici come quelli in atto e pertanto gli allarmi di buona parte della comunità scientifica risulterebbero eccessivi, o al neo direttore dell'Agenzia per l'Ambiente americana, l'avvocato Scott Pruitt. Questi, appena nominato al vertice dell'Agenzia dal prsidente Trump ritiene non fondato il rapporto tra riscaldamento globale e attività umane.

Ma è possibile fermare un processo che appare sempre più irreversibile e salvare il pianeta dall'eccessiva emissione dei gas serra? Mercalli pensa a un rallentamento virtuoso dei consumi. «Dobbiamo pensare a uno stile di vita meno impattante con l'ambiente: in questo senso, il risparmio energetico è fondamentale; poi è necessario consumare in maniera più consapevole: acquisti a chilometro zero, evitare il superfluo, non riempire i carrelli del supermercato di cose inutili. E soprattutto, puntare sul consumo delle energie rinnovabili, come il fotovoltaico di ultima generazione e l'eolico. L'obiettivo europeo 20/20/20, che significa il 20 per cento in meno di emissioni entro il 2020 è superato. Il nuovo obiettivo punta al 40 per cento in meno entro il 2030».

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