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Oristano

GESTIONE DELL’AREA

Mont’e Prama, firmata intesa tra Curia e Comune di Cabras

Mont’e Prama, firmata intesa tra Curia e Comune di Cabras

ORISTANO. Ieri mattina, nella Curia arcivescovile, l’arcivescovo monsignor Ignazio Sanna e il sindaco di Cabras Cristiano Carrus, hanno firmato l’intesa che consegna per dieci anni al Comune...

19 marzo 2017
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ORISTANO. Ieri mattina, nella Curia arcivescovile, l’arcivescovo monsignor Ignazio Sanna e il sindaco di Cabras Cristiano Carrus, hanno firmato l’intesa che consegna per dieci anni al Comune lagunare l’area (poco meno di 8mila metri quadrati di cui la Chiesa oristanese è proprietaria) su cui insiste l’importante sito archeologico di Mont’ e Prama, dove sono avvenuti finora i ritrovamenti più importanti, comprese le famose statue dei guerrieri e dei pugilatori. L’accordo costituisce un passo fondamentale in vista della prossima apertura degli scavi ai visitatori, che, salvo imprevisti, potrebbe avvenire già entro questa estate. Lo scopo della cessione, che diventerà operativa dopo un periodo di sperimentazione comprendente tutto l’anno in corso, è quello di agevolare il processo di valorizzazione del sito. In cambio, in una prima fase, la Curia riceverà un aggio del 5 per cento rispetto al costo del biglietto d’ingresso, che salirà al 10 quando l’attività andrà a regime. «Lo scopo dell’accordo – ha detto monsignor Sanna – è quello di mettere a disposizione del territorio una risorsa importantissima che può far riscrivere la storia della Sardegna. Ci auguriamo che l’attività di ricerca che si sta svolgendo a Mont’e Prama, possa portare a compimento una grande opera. Con gli amministratori di Cabras abbiamo trovato un’intesa di perfetta concordanza e sintonia». Prima dell’apertura al pubblico però nel sito dovranno essere realizzate le necessarie opere atte a garantire la sicurezza dei visitatori, organizzare un’area parcheggi e i servizi igienici. «Quando abbiamo deciso di portare avanti il programma – ha precisato il sindaco Carrus – sapevamo bene che ci sarebbero stati degli investimenti da fare. In quel senso posso tranquillamente affermare che l’amministrazione è in grado di fare la propria parte. Grazie alla disponibilità di monsignor Sanna – ha proseguito Carrus –, abbiamo la possibilità di valorizzare e rendere più accogliente il sito». Durante l’apertura in via sperimentale dell’area di scavo, si contarono oltre 3mila presenze in pochi giorni. Questo a dimostrazione che Mont’e Prama rappresenta un’attrattiva in grado di portare decine di migliaia di presenze nel Sinis. Presenze che devono essere accolte nel modo giusto. «Le modalità di apertura del sito – conclude Carrus – saranno concordate con la Soprintendenza ai beni archeologici e culturali e con il Ministero. L’intesa appena firmata rende ancora più intensi i rapporti di collaborazione intercorrenti tra il nostro Museo e quello Diocesano».

Piero Marongiu

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