La Nuova Sardegna

Oristano

Il turismo “morbido” contro lo spopolamento

di Maria Antonietta Cossu
Il turismo “morbido” contro lo spopolamento

Nughedu Santa Vittoria, arriverà domani la prima comitiva di visitatori tedeschi Vivranno un’esperienza a stretto contatto con la popolazione e con i luoghi

28 marzo 2017
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NUGHEDU SANTA VITTORIA. Il piccolo centro del Barigadu dà il suo Willkommen alla comitiva di turisti tedeschi che inaugura la serie di soggiorni programmati nell’ambito del progetto sul sistema di accoglienza diffusa promosso attraverso il marchio Nughedu Welcome, lanciato ufficialmente la scorsa estate attraverso il primo esperimento di social eating.

I visitatori stranieri arriveranno in paese domani e si tratterranno per l’intera giornata. Malgrado la breve permanenza impareranno a conoscere lo stile di vita delle zone interne vivendo l’esperienza secondo i dettami del turismo lento, una forma di viaggio e di scoperta che mette a diretto contatto il visitatore con la realtà dei luoghi visitati.

Con gli abitanti gli ospiti stranieri condivideranno tutto: il cibo, la casa, le abitudini, le tradizioni, i luoghi di lavoro o di frequentazione. I turisti, infatti, saranno ospiti a pranzo di una famiglia del posto, visiteranno il paese e il territorio, potranno esplorare le zone rurali accompagnati dai pastori lungo gli antichi sentieri campestri e assimilare storia e leggende sulla fondazione di Nughedu Santa Vittoria con visite guidate ai siti archeologici.

«L’obiettivo è di posizionare Nughedu come punto di riferimento delle zone interne della Sardegna nella sperimentazione di un modello turistico cosiddetto “morbido”, ovvero lento, esperienziale ed elastico, capace di adattarsi alla domanda in base alla stagionalità e ai tempi delle piccole produzioni locali», spiega Tomaso Ledda, project manager di Nabui, la società che ha sviluppato l’idea.

La collaborazione di Nabui con il Comune e l’associazione Nughedu Welcome ha favorito i contatti con il tour operator tedesco che domani accompagnerà i primi sette turisti provenienti dalla Germania. In base al gradimento suscitato da questo esperimento e alla futura domanda, l’operatore turistico varierà durata e numero di partecipanti dei soggiorni già previsti nei mesi di aprile, maggio, settembre e ottobre.

L’attrattività delle zone interne può essere, secondo l’amministrazione locale, un’arma in più per arrestare il processo di desertificazione demografica e sociale che secondo le proiezioni degli esperti vedrebbero sparire i più piccoli centri della Sardegna nell’arco di 60 anni «Lo spopolamento si combatte con le opportunità economiche- dice il sindaco Francesco Mura -. La sfida è restare nel proprio territorio e fare il meglio con le risorse a disposizione».

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