La Nuova Sardegna

Oristano

Case della Salute, fondi per Bosa e Terralba

Case della Salute, fondi per Bosa e Terralba

Sono due i centri dell’Oristanese inseriti nell’elenco deliberato dalla giunta regionale

07 aprile 2017
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BOSA. Nella rimodulazione dei fondi regionali destinati alla nascita delle Case della salute in Sardegna rientra anche Bosa. Nei giorni scorsi infatti la giunta regionale ha deliberato per realizzare questo importante presidio sanitario per i cittadini e le famiglie che risiedono a Nuoro, Desulo, Gavoi, Bitti, San Nicolò Gerrei, Senorbì, Monserrato, Burcei, Quartu S.Elena e, per quanto riguarda la provincia di Oristano, a Terralba e appunto Bosa, prevedendo una spesa complessiva nei diversi centri dell’isola di dieci milioni di euro.

Proposta avanzata dall’assessore alla sanità Luigi Arru di concerto con quello alla programmazione Raffaele Paci.

Da tempo la Regione aveva stanziato fondi in questa direzione, che andavano rivisti con il passare del tempo e l’adeguamento dei relativi costi: per Bosa era infatti previsto un finanziamento di circa un milione di euro.

«Le Case della salute saranno strutture che uniranno l’offerta extra-ospedaliera con il servizio sociale, per rispondere alla domanda di assistenza di persone e famiglie con bisogni complessi, evitando ricoveri inappropriati» spiegano dalla Regione.

Insomma ambiti dove i cittadini trovano la guardia medica, il medico di base e la specialistica ambulatoriale, oltre al presidio infermieristico, evitando di intasare i pronto soccorso e trovando risposta alle esigenze che non prevedono un ricovero ospedaliero.

Un sistema per la verità già inaugurato nell’ospedale Mastino, dove è in corso un progetto pilota di integrazione fra servizi ospedalieri e territoriali per diverse ore nell’arco della giornata, che magari andrebbe adeguatamente sostenuto anche con un sempre più richiesto servizio navetta dal centro alla sommità del colle che ospita la struttura.

Mentre, l’ultimo in ordine di tempo è quello di Montresta, qualche mese fa è stato aperto un ambulatorio infermieristico a Sennariolo, e altri a quanto pare dovrebbero poter vedere la luce nei prossimi mesi tra Planargia e Montiferru Occidentale, secondo la linea ipotizzata dalla Assl di Oristano. Un presidio territoriale quello della Casa della Salute che per la Regione non può prescindere però “Dallo sviluppo dell’informatizzazione, per consentire la massima condivisione delle informazioni fra tutte le componenti del sistema sanitario.” Oltre ai dieci milioni quindi la giunta ha stanziato altri 6 milioni di euro, di cui 4 milioni e 700mila destinati all’evoluzione del Fascicolo Sanitario Elettronico. Tutte risorse che puntano «al rafforzamento delle cure territoriali, per supportare il Servizio sanitario regionale nelle azioni di riforma in atto». (al.fa.)

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