La Nuova Sardegna

Oristano

Fuochi vietati: protestano i produttori

Fuochi vietati: protestano i produttori

I titolari di sei aziende di giochi pirotecnici contro lo stop agli spettacoli imposto dal questore

19 aprile 2017
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ORISTANO. Fuochi d’artificio. Un’arte millenaria che in Sardegna rischia di scomparire. A lanciare il grido d’allarme sono sei aziende del settore: Magic Stars e Giorgio Oliva Fireworks di Pabillonis, Stelle Magiche di San Gavino Monreale, Alessio Massa di Serdiana, Nautica Damatti Armeria di Porto Cervo e Oliva Fuochi Artificiali di Villaurbana. Tutto nasce dalla decisione non gradita di bloccare le autorizzazioni per gli spettacoli pirotecnici assunta alla vigilia di Pasqua dal questore Giovanni Aliquò. La decisione iviene ritenuta «Incresciosa perché limita la libera iniziativa, soffoca ancor più l’economia locale e non trova riscontro in tutto il territorio nazionale», denunciano i titolari delle sei imprese.

Tutto è cominciato una settimana fa con la notifica ai Comuni di Santa Giusta, Palmas Arborea, Cabras, San Vero Milis, Riola Sardo e Nurachi di una diffida dell’Enpa ad autorizzare spettacoli pirotecnici in prossimità delle zone umide classificate come Sito di interesse comunitario. «Divieti e burocrazia rischiano di mandare sul lastrico tante famiglie che da generazioni fanno questo lavoro rispettando le leggi dello Stato», accusano le aziende interessate contestando le motivazioni in materia di tutela dell’avifauna e di pubblica sicurezza addotte a sostegno del blocco delle autorizzazioni. «Le norme regionali rischiano di bloccare gli spettacoli pirotecnici sul 60 per centro del territorio sardo, ma ricordiamo a tutti che in queste zone la fauna esistente ha convissuto tranquillamente con i fuochi artificiali negli ultimi cento anni», argomentano i firmatari della protesta che puntano il dito anche contro i divieti dei botti per Capodanno adottati da molti Comuni.

Insomma, a circa una settimana dalla decisione e dalla nascita delle polemiche, l’argomento sembra destinato a creare ulteriori dissapori.

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