La Nuova Sardegna

Oristano

Fenosu pronto al nuovo decollo

di Enrico Carta
Fenosu pronto al nuovo decollo

Campus, scuole di formazione per droni e aeromobili: così i nuovi soci faranno ripartire l’aeroporto

20 aprile 2017
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ORISTANO. Centoquaranta ettari e un orizzonte che va molto più in là. Fenosu sogna un campus per la formazione di tutto ciò che concerne l’aviazione e prova a decollare. Stavolta si spera che lo faccia senza atterraggi di fortuna e paracadute aperti all’ultimo istante utile. La decisione presa due giorni fa dalla Provincia anticipa un nuovo eventuale passaggio in tribunale, ma evidentemente non era il caso di aspettare oltre. Chiuso il capitolo del Tar si è proceduto con l’assegnazione delle quote della Sogeaor al raggruppamento temporaneo d’imprese costituito da Aeronike, Nurjana Technologies e Distretto Aerospaziale della Sardegna. Sono i veri vincitori dell’asta pubblica che ha portato alla cessione delle quote della Sogeaor, la società di gestione dell’aeroporto di Fenosu che ora può davvero iniziare a pensare al futuro.

Entro trenta giorni dovranno essere conclusi tutti gli adempimenti burocratici, poi il passaggio di mano sarà ufficialmente sancito. E sarà allora che si volerà molto decisamente verso la nuova rotta. Riccardo Faticoni, il patron della Aeronike, svela già qualche dettaglio del piano industriale che proietta l’aeroporto oristanese verso una realtà totalmente differente rispetto a quella dei voli di linea che aveva fatto precipitare la precedente esperienza (a guida pubblica) travolta da un vortice di debiti milionari.

«Noi abbiamo un progetto che riteniamo valido – spiega –, ma prima ancora di metterci al lavoro su di esso stiamo cercando di allargare la compagine che vi parteciperà. Stiamo sondando il terreno e portando avanti numerose interlocuzioni con imprenditori del territorio che vorremmo al nostro fianco». L’idea è quella di far diventare Fenosu un polo per l’aviazione generale, ma soprattutto di farne un punto di riferimento per la formazione. «Stiamo pensando a un campus, sulla scorta di quelli delle università statunitensi, che possa attirare professionisti da tutto il mondo che vogliano specializzarsi in aeronautica. Si potrebbero garantire il soggiorno e le attività di studio, è per questo che lanciamo un appello a tutti gli imprenditori che possano avere un ruolo in questo settore».

Sarebbe un unicum, perché nemmeno nella penisola esiste una struttura del genere e un vantaggio notevole che Fenosu offre è legato alle condizioni meteo che agevolerebbero l’utilizzo della struttura.

Indispensabile sarà la collaborazione con il Distretto Aerospaziale, il cui presidente Giacomo Cao è pronto a gettarsi in questa impresa: «Manteniamo la prudenza anche con le dichiarazioni perché siamo in una fase iniziale. Certo è che la struttura di Fenosu ha spazi importanti per una serie di attività per le quali garantiremo il nostro supporto ai partner, dal momento che noi siamo una società consortile senza scopo di lucro. Ci poniamo come dei facilitatori delle azioni dei nostri soci».

Droni, aeromobili, scuole di volo, aerei da turismo. Sogni che Oristano culla, ma che non vedrà concretizzarsi in pochi giorni. Dopo la cessione delle quote che avverrà tra un mese, ci sono da richiedere la concessione e l’autorizzazione per l’aviazione generale. Sei mesi, forse, poi il semaforo verde.

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