La Nuova Sardegna

Oristano

Battaglia senza soldi a zecche e zanzare 

di Michela Cuccu
Battaglia senza soldi a zecche e zanzare 

La Provincia non ha fondi per la disinfestazione e ai Comuni mancano quelli per lo sfalcio. Sempre più difficili gli interventi

04 giugno 2017
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ORISTANO. La guerra impari contro le zanzare, le blatte ed altri parassiti è già iniziata. Impari, perché in tutta la provincia a disposizione c’è molto meno di un esercito di disinfestatori. Appena tredici sono gli operatori in organico alla Provincia, ente che fra tanti servizi essenziali, ha appunto quello della disinfestazione. Difficile immaginare che con un organico così ridotto si potrà organizzare un servizio efficiente e tempestivo per un territorio vastissimo, composto da 87 Comuni. Se poi si aggiunge che, almeno dal punto di vista meteorologico l’estate è iniziata già da un pezzo, non è difficile prevedere che stavolta i cittadini dovranno mettere mano al portafogli per acquistare, se non le hanno già, zanzariere, insetticidi e pomate lenitive per potersi difendere dalle punture.
La mancanza di risorse finanziarie e di personale è uno dei tanti effetti della chiusura dei trasferimenti da parte di Stato e Regioni alle Province, enti prima soppressi e poi resuscitati a colpi di referendum. Il servizio di disinfestazione, insomma, è uno dei tanti rimasti privi di risorse. La situazione della struttura pare sia tragica. Non solo per la carenza del personale ma, a quanto spiegano dagli uffici, anche per la mancanza di liquidità per acquistare persino gli insetticidi. Per far fronte alle difficoltà d’intervento, un anno e mezzo fa la Provincia affidò a una azienda privata i servizi a chiamata, ma anche le risorse di quell’appalto, circa 200mila euro, sono praticamente state spese tute.
Come dire che in cassa, non c’è più nulla. Il tutto mentre, proprio in questi giorni, dai Comuni stanno arrivando continue richieste di disinfestazioni non soltanto per le zanzare, ma soprattutto per zecche, blatte e pulci. La revisione della spesa in questo caso ha colpito in maniera democratica. Anche i Comuni non hanno risorse nemmeno per ripulire e sfalciare le erbe nei centri abitati. Erbe alte dove si annidiano gli insetti e i parassiti. Fino a qualche tempo fa questi erano lavori che venivano affidati attraverso piccoli cantieri comunali, ad esempio attraverso i progetti per le cosiddette estreme povertà.
Sparite anche queste risorse, si sta creando una situazione che ha del paradossale con i disinfestatori della Provincia che, quando vengono inviati, non possono fare il loro lavoro, ostacolati nelle operazioni da vere e proprie selve che spuntano nei punti più a rischio. Non è un caso che proprio il Servizio disinfestazioni della Provincia abbia inviato ai Comuni, ma anche ad Abbanoa e alla Assl, delle lettere con l’invito a ripulire preventivamente dalle malerbe i luoghi di intervento.
È il classico came che si morde la coda, con i Comuni che non possono svolgere le normali operazioni di pulizia e la Provincia rimasta senza personale e soldi per acquistare gli insetticidi. A tutto questo si aggiungono problemi mai risolti, su tutti il randagismo. Pare infatti che in alcune zone del litorale di Torregrande siano state segnalate concentrazioni di zecche e pulci, trasportate appunto dagli animali randagi.
Insomma, ci saranno fastidi, problemi e proteste a meno che la Provincia non riesca in quello che dalle parti di via senatore Carboni definiscono come un miracolo. Appunto reperire i fondi necessari per poter svolgere una campagna di disinfestazione degna di questo nome.
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