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Opposizione all’attacco sul rendiconto

Opposizione all’attacco sul rendiconto

LACONI. Approvato, con il voto contrario della minoranza, il rendiconto di gestione 2016. Il documento contabile con il quale si tirano le somme e si rende conto ai cittadini del lavoro svolto nel...

08 giugno 2017
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LACONI. Approvato, con il voto contrario della minoranza, il rendiconto di gestione 2016. Il documento contabile con il quale si tirano le somme e si rende conto ai cittadini del lavoro svolto nel corso dell’anno precedente, finisce sotto la lente d’ingrandimento del gruppo “Insieme per Laconi” che, dopo averlo analizzato, ha presentato, con la dichiarazione di voto contrario, una sorta di controrelazione.

«Non contestiamo – si legge nel documento della minoranza - la regolarità formale degli atti, di cui non abbiamo motivo di dubitare, ma valutiamo le scelte politiche fatte. Ancora una volta è l’occasione per ricordare a questa amministrazione l’assenza di un sostanziale avanzamento politico rispetto al rendiconto 2015; è innegabile, infatti, il ritardo nella definitiva realizzazione dei progetti aventi ad oggetto opere pubbliche o altre tipologie di interventi, peraltro, già finanziate».

Nell’elenco inserito nella relazione presentata dal gruppo di minoranza figurano: l’area del parco Piso con i lavori da concludere e nessun nuovo lavoro avviato; stesso discorso vale anche per gli interventi di protezione civile con i lavori da concludere per 390.000 euro e nessun nuovo lavoro avviato. Vengono elencati: l’ecocentro comunale, non ancora aperto nonostante il consiglio comunale attuale abbia da tempo adottato il regolamento, il progetto sui Borghi di eccellenza con la rinuncia ad un importante finanziamento e , infine, la gestione del patrimonio immobiliare del Comune «su cui – scrive la minoranza- nulla si è fatto nel 2016. Capiamo – dicono i consiglieri Simona Corongiu e Giovanni Marini – le difficoltà; siamo disposti anche a condividere la scelta di utilizzare l’avanzo per estinguere o ricontrattare i prestiti del Comune per liberare risorse, ma non possiamo condividere il fatto che non si spendano le risorse per i progetti finanziati e che si sopprima un servizio come lo scuolabus o che si rinunci ad un finanziamento come quello del progetto per i Borghi di Eccellenza». (Iv.Ful.)



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