Opere d'arte rubate in chiesa tornano nella diocesi di Ales
L'operazione è dei carabinieri del nucleo tutela patrimonio. Una scultura, elementi architettonici e gioielli, rubati tra il 2003 e il 2006, sono stati ritrovati in un museo privato. C'è un indagato per ricettazione
ORISTANO. A conclusione di una indagine cominciata oltre un anno fa, i Carabinieri del comando tutela del Patrimonio culturale hanno recuperato e restituito alla Diocesi di Ales alcune opere d'arte antica rubate in diverse chiese della Marmilla tra il 1993 e il 1996. Le opere sono state rinvenute in un museo privato, del quale non è stata fornita alcuna indicazione, e una persona risulta indagata per ricettazione.
Tra i beni recuperati figurano una statua lignea policroma del diciottesimo secolo raffigurante Santa Giusta e riconducibile alla Chiesa di San Giorgio di Baressa, un frammento di architrave con iscrizione paleocristiana, un elemento architettonico a mensola antropomorfa proveniente dalla antica cattedrale di Terralba e diversi gioielli devozionali di foggia sarda provenienti invece dalle chiese di San Simeone di Zeppara e della Beata Vergine di Masullas. Nel corso dell'indagine sono stati sequestrati anche 405 reperti archeologici detenuti illegalmente, tutti consegnati alla Soprintendenza di Cagliari.