La Nuova Sardegna

Oristano

Incendio dal palo dell’Enel La difesa: la rete è a norma 

di Maria Antonietta Cossu
Incendio dal palo dell’Enel La difesa: la rete è a norma 

Sorradile, intervento di E-distribuzione sulle cause dell’inferno di fuoco di lunedì Secondo il Corpo forestale le scintille partite da una cabina di trasformazione

29 giugno 2017
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SORRADILE. L’Enel non ci sta a subire supinamente l’accusa di essere in qualche modo responsabile dell’incendio scoppiato lunedì alle porte di Sorradile. In una nota inviata dalla sede romana la società energetica chiarisce che «Tutte le infrastrutture della rete elettrica di E-distribuzione in ambito nazionale sono progettate e gestite in piena conformità alle normative tecniche di riferimento. L’azienda si avvale inoltre di metodologie di manutenzione e gestione ambiente codificate in vari sistemi di qualità e opera nel pieno rispetto di tutte le regolamentazioni nazionali e locali in tema di antincendio». Il colosso energetico, inoltre, sottolinea di aver sempre praticato la via della collaborazione con le istituzioni, in contesti e ambiti nazionali e regionali, «Ed è costantemente a disposizione delle autorità competenti per ogni eventuale chiarimento tecnico relativo alla gestione della rete elettrica di distribuzione», è precisato nel comunicato. L’Enel rimarca inoltre che le indagini sulle cause del rogo sono ancora in corso di accertamento, anche se il Corpo forestale non sembra avere dubbi sull’origine dell’incendio che ha minacciato da vicino il primo nucleo abitativo del paese e ha bruciato quasi venti ettari di bosco e di terreni adibiti a pascolo. Già all’indomani della devastazione l’Ispettorato ripartimentale della Forestale di Oristano era arrivato alla conclusione che a innescare le fiamme partite dall’area prospiciente il campo di calcio fossero state le scintille sprigionate da una cabina di trasformazione dell’energia elettrica staccatasi da un pilone dell’Enel. Un deja vu per gli investigatori del nucleo di vigilanza ambientale, che hanno associato la dinamica degli eventi a quella dell’incendio di Is Bangius a Marrubiu, che tre anni fa divorò migliaia di ettari di superficie agricola e boscata. Oggi come allora, della questione sarà investita la magistratura «E vedrà, ancora una volta, la Regione Sardegna unitamente ai cittadini danneggiati, costituirsi parte civile nei confronti dell‘ Enel», ha annunciato il Corpo forestale, che nella ricostruzione dei fatti ha apertamente fatto riferimento al malfunzionamento di un palo cabina che ha provocato le scintille. «Queste hanno cagionato l’accensione di fiamme sulla vegetazione secca originando un incendio boschivo». Ha affermato il direttore del servizio Maria Piera Giannasi. Contro la società elettrica ha puntato il dito la stessa amministrazione comunale, che in un documento ufficiale inviato alla Regione ha chiesto di accertare le responsabilità e di tutelare gli interessi dei privati e della parte pubblica colpiti dalle conseguenze del rogo.

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