La Nuova Sardegna

Oristano

La frazione di Sant’Anna  contro il centro migranti 

di Michela Cuccu
La frazione di Sant’Anna  contro il centro migranti 

Marrubiu. I residenti nella borgata scrivono al prefetto, al questore e al sindaco «Qui troppi problemi irrisolti, siamo abbandonati». Convocata nuova assemblea  

02 luglio 2017
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MARRUBIU. Sarà una nuova assemblea, indetta dall’amministrazione comunale e dal parroco a chiarire ed eventualmente, dipanare le preoccupazioni, legate ad un progetto che potrebbe veder trasformare la canonica della frazione di Sant’Anna in un centro di accoglienza per minori non accompagnati. È solo una delle risposte arrivate l’altra sera nel corso di una assemblea pubblica convocata dal sindaco, Andrea Santucciu, dopo la lettera, firmata da una ventina di abitanti della frazione, che lamentano una serie di disservizi e disagi.

L’ipotesi di realizzare, da parte della chiesa, un centro di accoglienza per immigrati minorenni non accompagnati desta preoccupazione. Ma sopratutto i residenti pongono l’accento su alcuni problemi irrisolti da tempo ed esternano le preoccupazioni per una serie di episodi fra cui furti nelle abitazioni e la scarsa attenzione per il decoro urbano. E così un gruppo di abitanti della frazione di Sant’Anna ha deciso di rivolgersi al prefetto. Ma hanno scritto anche al sindaco, al questore e al comandante della stazione dei carabinieri: i residenti della borgata si sentono in definitiva lasciati soli.

La lettera denuncia una serie di problemi. Parte dai furti che si sarebbero verificati in alcune abitazioni, l’ultimo appena qualche giorno fa «per farla breve – si legge – nell’ultimo anno abbiamo avuto notizia di ben cinque furti, l’incendio doloso di un’auto, ma anche furti di bestiame e danni alla proprietà privata», hanno scritto fra le altre cose i firmatari. I problemi segnalati sono tanti, a partire dal bosco che avrebbe sicuramente necessità di miglior tutela, diventato, in alcuni tratti, una vera e propria discarica abusiva dove, qualcuno ha pensato bene di abbandonare dell’eternit. E poi ci sono i marciapiedi impraticabili, le erbacce. Problemi che l’amministrazione ha dichiarato di esser pronta a risolvere.

«Le richieste degli abitanti di Sant’Anna sono legittime - ha detto il sindaco, Andrea Santucciu - siamo pronti ad intervenire, ad esempio, con una maggior cura del bosco e la sistemazione di un servizio di sorveglianza con telecamere nelle zone più a rischio».

Tutti da chiarire, invece, gli aspetti legati all’ipotesi della realizzazione di un centro di accoglienza per immigrati. Neppure il parroco, don Antonello Cattide, intervenuto all’assemblea, è riuscito a dipanare i timori che devono essere piuttosto forti dato che nella lettera inviata al prefetto, scrivono che «viene vissuta dalla popolazione come una vera minaccia, e non per un problema di razzismo o mancante volontà di accoglienza, ma proprio perché la comunità è già sofferente per un insieme di problemi non risolti e dalla sensazione di essere abbandonata dalle istituzioni». Parole dure, insomma.

Il sindaco scuote la testa. «Se il progetto esiste - dice-, il Comune non ne è stato mai informato. Per questo, un’assemblea per fare chiarezza è necessaria».

Il parroco, che nel corso dell’assemblea ha spiegato che si tratterebbe di un progetto ancora da definire, ieri, poco prima delle 13, raggiunto al telefono non ne ha voluto parlare. «Sto preparandomi per un funerale», si è giustificato il sacerdote.

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