Accoglienza a Sant’Anna: convocata un’assemblea
di Michela Cuccu
Marrubiu, il sindaco ha indetto un incontro per giovedì in piazza Salvetti «Centro per minori non accompagnati? Prima di dire sì o no vogliamo conoscere»
04 luglio 2017
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MARRUBIU. Si parlerà ancora dell’ipotesi di realizzare, all’interno della casa canonica di Sant’Anna, un centro di accoglienza per minori non accompagnati. L’argomento è inserito nel programma del dibattito che l’Amministrazione comunale ha convocato per giovedì pomeriggio, alle 18,30, in piazza Salvetti. «È un incontro che teniamo ogni anno con i cittadini per fare un bilancio sul lavoro svolto dall’amministrazione – dice il sindaco, Andrea Santucciu –. Crediamo che questa sia l’occasione migliore per saperne di più. Per questo motivo, abbiamo invitato ufficialmente all’incontro il parroco, don Antonello Cattide».
Un progetto del quale si sa poco, ma che sta facendo discutere, se non addirittura provocando malumori, fra alcuni cittadini della borgata che hanno addirittura chiesto l’intervento del prefetto, con tanto di lettera ufficiale. «Abbiamo già tanti altri problemi, non ne vorremmo altri»: si potrebbe riassumere così l’opinione espressa dai partecipanti all’assemblea, anche questa convocata dal Comune, tenuta venerdì scorso a Sant’Anna. In quell’occasione il parroco era intervenuto, spiegando che in pratica si trattasse di un progetto ancora in itinere e che non ci fosse nulla di certo. Don Cattide, in realtà, aveva cercato di parlarne con gli amministratori locali, proponendo loro un «incontro informale». La risposta era stata negativa: «non siamo disponibili», avevano risposto, declinando l’invito, i sindaci del circondario. Il sindaco di Marrubiu però dice la sua: «Non possiamo esprimere un giudizio su una cosa che non conosciamo. Chiediamo che il parroco illustri apertamente il progetto che, se esiste, non può essere tenuto nascosto dicendo o non dicendo. La chiarezza su questi argomenti così delicati che, anche altrove, hanno provocato malcontenti fra i cittadini, è indispensabile».
Andrea Santucciu ci tiene a precisare: «Qui non siamo affatto contro l’accoglienza dei migranti. La mia posizione da sindaco, è in linea con quella dell’Anci. Non sbattiamo le porte in faccia a nessuno, ma vogliamo che le cose siano chiare da subito. È la non conoscenza delle cose a provocare dubbi, perplessità e paure. È questo che noi vogliamo evitare».
Bisognerà dunque attendere a giovedì e forse si conosceranno i dettagli del progetto di accoglienza che tanto sta facendo discutere nella piccola borgata di Sant’Anna.
Un progetto del quale si sa poco, ma che sta facendo discutere, se non addirittura provocando malumori, fra alcuni cittadini della borgata che hanno addirittura chiesto l’intervento del prefetto, con tanto di lettera ufficiale. «Abbiamo già tanti altri problemi, non ne vorremmo altri»: si potrebbe riassumere così l’opinione espressa dai partecipanti all’assemblea, anche questa convocata dal Comune, tenuta venerdì scorso a Sant’Anna. In quell’occasione il parroco era intervenuto, spiegando che in pratica si trattasse di un progetto ancora in itinere e che non ci fosse nulla di certo. Don Cattide, in realtà, aveva cercato di parlarne con gli amministratori locali, proponendo loro un «incontro informale». La risposta era stata negativa: «non siamo disponibili», avevano risposto, declinando l’invito, i sindaci del circondario. Il sindaco di Marrubiu però dice la sua: «Non possiamo esprimere un giudizio su una cosa che non conosciamo. Chiediamo che il parroco illustri apertamente il progetto che, se esiste, non può essere tenuto nascosto dicendo o non dicendo. La chiarezza su questi argomenti così delicati che, anche altrove, hanno provocato malcontenti fra i cittadini, è indispensabile».
Andrea Santucciu ci tiene a precisare: «Qui non siamo affatto contro l’accoglienza dei migranti. La mia posizione da sindaco, è in linea con quella dell’Anci. Non sbattiamo le porte in faccia a nessuno, ma vogliamo che le cose siano chiare da subito. È la non conoscenza delle cose a provocare dubbi, perplessità e paure. È questo che noi vogliamo evitare».
Bisognerà dunque attendere a giovedì e forse si conosceranno i dettagli del progetto di accoglienza che tanto sta facendo discutere nella piccola borgata di Sant’Anna.
