La Nuova Sardegna

Oristano

Il medico chiude l’ambulatorio e il sindaco lo accusa: «Scorretto» 

di MAria Antonietta Cossu
Il medico chiude l’ambulatorio e il sindaco lo accusa: «Scorretto» 

Aidomaggiore, il neo eletto scrive alla Regione: «Ha abbandonato il paese perché ce l’ha con me» La replica: «I miei pazienti continuano a essere assistiti. Di questa vicenda si occuperà la Procura»

06 luglio 2017
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AIDOMAGGIORE. Il medico di base lascia Aidomaggiore dopo circa un quarto di secolo e in paese s’innesca la polemica. A far esplodere la bomba è il sindaco, che in una lettera indirizzata all’assessore alla Sanità, ai vertici dell’Ats e dell’Azienda socio sanitaria oristanese, per sollecitare l’iter di un nuovo insediamento, ha scritto parole di fuoco contro il dottor Giuseppino Canu, mettendone in discussione la condotta. «Canu ha deciso di non fare più ambulatorio in loco e lo ha fatto, a suo dire, perché sono diventato sindaco», ha affermato Mariano Salaris sostenendo che il medico condotto abbia avuto un ruolo attivo nella campagna elettorale per le ultime amministrative, caratterizzate dalla partecipazione di un’unica lista.

L’accusa formulata dal primo cittadino non lascia spazio a interpretazioni: «Lo ha fatto a seguito di una campagna per l’astensione e il lunedì successivo alle elezioni ha svuotato l’ambulatorio delle sue cose e ha abbandonato il paese lasciandoci tutti nella costernazione».

Implacabile il giudizio espresso da Salaris che, lamentando il ridimensionamento dell’ennesimo servizio, ha biasimato la decisione del medico di lasciare improvvisamente sguarnito l’unico presidio sanitario locale. «Ora oltre alle mutilazioni di scuola, banca e poste si aggiunge anche l’assistenza sanitaria primaria. Io con il dottore non ho mai avuto nulla, ma seppure lui avesse avuto qualcosa con me, niente può giustificare un gesto di questo tipo. Il dispetto non lo ha fatto a me, ma ai suoi assistiti, che per venticinque anni si sono affidati alle sue cure».

Lapidaria la replica di Giuseppino Canu, che sulle accuse lanciate dal primo cittadino non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma ha fatto capire che la questione avrà degli strascichi giudiziari: «I miei pazienti sono assistiti come e meglio di prima e della vicenda si occuperà la Procura della Repubblica», ha annunciato.

Il medico continua a garantire le urgenze a domicilio e riceve i pazienti negli ambulatori di Sedilo e Ghilarza, ma il sindaco di Aidomaggiore considera le trasferte fonte di disagio per i concittadini che hanno difficoltà a spostarsi.

La soluzione invocata da Mariano Salaris è la sostituzione con una figura che possa operare in loco: «Mi è stato assicurato l’inserimento, a breve termine, di almeno altri due nuovi medici di base all’ interno dell’ambito di Ghilarza, ma il problema è sempre il solito: scorrimento delle graduatorie e tempi tecnici di approvazione», ha rilevato l’amministratore prima di sollecitare le autorità d’indirizzo a fare tutto il possibile per velocizzare al massimo i tempi «affinché i miei compaesani possano ritrovare al più presto il loro medico».

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