La Nuova Sardegna

Oristano

Marrubiu, insulti via social al sindaco e ai familiari 

Marrubiu, insulti via social al sindaco e ai familiari 

Andrea Santucciu ha presentato un esposto alla Procura «Campagna denigratoria meschina e riprovevole per divergenze politiche»

06 luglio 2017
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MARRUBIU. Le intimidazioni contro gli amministratori locali corrono sui social. Ieri mattina il sindaco di Marrubiu, Andrea Santucciu, ha presentato alla questura di Oristano una denuncia contro ignoti. Da qualche giorno su Whatsapp circolano infatti dei messaggi con ingiurie rivolte al primo cittadino e ai suoi familiari. Lui, Andrea Santucciu, non si è lasciato intimidire e si è rivolto alla magistratura e ha fatto anche di più.

Ha reso nota la vicenda, usando a sua volta i social: «Intendo condannare apertamente la condotta brutale, vile, oltraggiosa e volgare espressa nel contenuto della lettera che da giorni circola su Whatsapp a firma di un fantomatico Antioco Caboni - ha scritto in un post sul suo profilo Facebook -. Non intendo inoltre tollerare offese, sopratutto quando gli autori sono vigliacchi e meschini».

«È meschino e riprovevole - prosegue Santucciu - che, per mere divergenze politiche o di opinione vengano intraprese campagne altamente denigratorie ed infamanti e, non si abbia il coraggio di esporsi per essere affrontanti in un dialogo aperto e civile».

Il sindaco di Marrubiu ha deciso di presentare un esposto all'Autorità giudiziaria chiedendo «che venga individuato e perseguito penalmente l'autore di quella missiva. Questa mia decisione ha anche una finalità educativa, perché sia chiaro a tutti che le nuove tecnologie non garantiscono l'impunità di azioni vili e volgari o forme di odio. Chi o coloro che hanno scritto quella lettera e che l'hanno fatta girare sui nuovi mezzi di comunicazioni o su chat, risponderanno del loro spregevole operato».

La catena della solidarietà però anche questa volta si è dimostrata più forte della delazione e nel giro di pochi minuti, il sindaco è stato tempestato di telefonate, messaggi e commenti di incoraggiamento.

Raggiunto al telefono, Santucciu spiega: «Quella lettera è diventata virale. Ormai l’hanno letta in tanti e quel che mi fa male, è che siano stati coinvolti i miei familiari, compreso il mio povero padre, scomparso da tempo».

Dice poco del contenuto dei messaggi, ora oggetto di indagini. «Se la prendono con me perché sono stato rieletto “con l’inganno” ma è ridicolo – dice Santucciu – sono sindaco al secondo mandato, con il 71 per cento dei consensi e resto al mio posto di amministratore. Non mi lascerò intimidire dalla vigliaccheria di chi, non avendo coraggio di dire le cose in faccia, si nasconde dietro un post sui social».

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