La Nuova Sardegna

Oristano

Dall’alba alla sera: i giorni d’attesa a caccia di un lavoro 

di Roberta Fois
Dall’alba alla sera: i giorni d’attesa a caccia di un lavoro 

Cronaca di una giornata in fila al Centro per l’impiego Chi arriva prima dell’alba, chi si porta anche i bambini

10 luglio 2017
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ORISTANO . Cronaca di una normale giornata da incubo alla ricerca di un lavoro: c’è chi l'estate la trascorre in vacanza, in spiaggia sotto l'ombrellone a godersi la fresca brezza marina sorseggiando una granita ghiacciata, lontano dall'afa che si respira in città. Poi c’è chi la passa in coda, ammassato per giorni nella sala d'attesa del Centro per l'impiego di via Costa ad Oristano il cui personale già dalla scorsa settimana si ritrova a gestire e a trattenersi oltre l'orario di lavoro per servire una folla sempre più numerosa di utenti.

Sveglia all’alba. Sono a centinaia, svegli dalle prime ore del mattino, nella speranza di non arrivare comunque troppo tardi e di accaparrarsi un numerino non troppo alto che gli consenta di tornare a casa almeno in poche ore. Persone di ogni età, in particolare giovani, speranzosi di iniziare al più presto un'esperienza nel mondo del lavoro. Con loro, ad aspettare, ci sono anche coloro che invece il lavoro lo hanno appena salutato e attendono per sbrigare le pratiche della disoccupazione e per rimettersi di nuovo in pista per trovare un nuovo impiego.

Il picco delle supplenze. «In questi giorni abbiamo avuto un'utenza ancora più elevata rispetto a quella che abbiamo ogni giorno – spiega un impiegato del Centro -. Questo è dovuto alla conclusione dei contratti delle supplenze annuali del personale docente e del personale Ata delle scuole che fanno domanda per avere la Naspi, un'indennità mensile di disoccupazione, ma anche all'apertura del bando per i tirocini, per i quali molti giovani si candidano, sperano di poter partecipare e non vogliono rischiare di perdere il posto».

C’è chi rinuncia. Sono tanti, troppi. Qualcuno aspetta qualche ora e poi rinuncia, ripromettendosi di tornare prima il giorno successivo. I posti a sedere sono tutti occupati, c'è chi porta con sé i bimbi, chi si rinfresca come può con qualche ventaglio improvvisato fatto dalle brochure informative della piccola sala d'attesa. Nessuno però sembra lamentarsi della lunga coda e il personale cerca di soddisfare le esigenze di tutti e di accorciare i tempi il più possibile.

Si prosegue nel pomeriggio. «Sono stati dei giorni pesanti perché gli utenti erano davvero tantissimi – dice ancora un impiegato del Centro -. Abbiamo cercato di servire il maggior numero di persone prolungando anche la chiusura dell'ufficio e anticipandolo al mattino per dare la precedenza agli utenti che il giorno prima sono stati in fila per ore, ma non hanno comunque fatto in tempo a sbrigare le loro pratiche».

In pratica c’è anche chi ha atteso per l’intera giornata, ma non è riuscito a trovare udienza. È stato così costretto a ritornare.

Verso ritmi normali. Il Centro per l'impiego apre le sue porte dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12 e il martedì e il giovedì anche nel pomeriggio fino alle 17. Nei giorni scorsi gli impiegati hanno continuato a lavorare fino alle 14 e hanno riaperto in anticipo gli sportelli, senza però riuscire ad accontentare tutti in giornata e hanno così rimandato qualche utente al giorno successivo dandogli la precedenza.

«Questa situazione durerà ancora qualche giorno – conclude l'impiegato -. In questo periodo dell'anno siamo abituati a vedere aumentare il numero delle persone che si rivolge a noi, ma solitamente nel giro di pochi giorni si ristabilizza il tutto e torniamo ai nostri soliti ritmi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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