La Nuova Sardegna

Oristano

Nell’ex Autogrill il ristorante doc della coop pescatori

di Michela Cuccu
Nell’ex Autogrill il ristorante doc della coop pescatori

Santa Giusta, a breve l’apertura dell’ittiturismo Nel futuro previsti anche servizi turistici e culturali

14 luglio 2017
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SANTA GIUSTA. Conto alla rovescia per l’apertura dell’ittiturismo della cooperativa pescatori di Santa Giusta. I lavori di ristrutturazione dello stabile che si affaccia sullo stagno sono quasi ultimati e presto, stando alle previsioni, i primi turisti potranno degustare le pietanze tradizionali a base di pesce della laguna. Un progetto importante che vede una sinergia fra imprenditori privati, appunto i soci della cooperativa dei pescatori e il Comune, proprietario della struttura, vero simbolo della storia recente di Santa Giusta, di quando, anche il paese iniziava a conoscere gli effetti della ripresa economica degli anni Sessanta. Proprio inquel periodo nasce la struttura, opera di un privato che ottiene in concessione un’area di proprietà del Comune. Nasce così “Autogrill”, impresa a dir poco pionieristica, sorta quando ancora la superstrada doveva essere ancora realizzata, sebbene la Statale 131 esistesse già. La via che univa i due capi della Sardegna, passava infatti all’interno del centro abitato di Santa Giusta. Da qui l’idea, risultata all’epoca vincente, di realizzare a metà strada fra Cagliari e Sassari, un punto ristoro dove gli automobilisti potessero fermarsi. Non era un luogo soltanto per viaggiatori: la statale era anche la passeggiata dei santagiustesi, così “Autogrill” diventò rapidamente un punto di riferimento per tutto il paese. Qui si facevano i banchetti e i rinfreschi per i matrimoni, o ci si recava più semplicemente per un gelato. Anni indimenticabili per il paese che era punto obbligato di passaggio per coloro che dovevano attraversare la Sardegna. Poi, con il nuovo progetto della superstrada, le cose cambiano del tutto. La strada che unisce i due capi estremi dell’isola sposta il suo asse fuori dal centro abitato, Santa Giusta non diventa più tappa obbligata per i viaggiatori. E anche “Autogrill” chiude i battenti, con la struttura che ritorna in possesso al Comune.

Il sindaco racconta «Per anni quello stabile è rimasto chiuso, era davvero difficile trovare un modo per riutilizzarlo, poi la cooperativa dei pescatori ha presentato un progetto, ha ottenuto in concessione lo stabile e lo sta ristrutturando e attrezzando». Ci sono tante speranze attorno alla nascita di questa nuova attività. Dice infatti il sindaco. «I pescatori hanno una serie di progetti che vanno oltre la semplice ristorazione. Ad esempio, si punta ad una offerta ricca di servizi, come ad esempio, gite turistiche in barca nella laguna». Secondo Antonello Figus, questa è un’occasione importante per creare quella che chiama «una rete virtuosa fra pubblico e privati che servirà a valorizzare le nostre tantissime risorse. Santa Giusta – dice – ha tanti tesori, fra cui l’area archeologica e la basilica e poi le bellezze naturali; non solo la laguna ma anche, il monte Arci possono far parte di un itinerario piuttosto interessante. Mete che se gestite bene, potrebbero portare consentirci di sviluppare il turismo che da noi avrebbe anche qualche punto in più, legandolo al le produzioni agroalimentari che sono uno dei nostri fiori all’occhiello».

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