bosa
Locali comunali per i laboratori del Filet artistico
BOSA. Dopo l’avviso dei primi di giugno la giunta municipale, considerate le domande pervenute ai competenti uffici dell’ente locale, ha deliberato per la concessione temporanea dei locali di via...
16 luglio 2017
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BOSA. Dopo l’avviso dei primi di giugno la giunta municipale, considerate le domande pervenute ai competenti uffici dell’ente locale, ha deliberato per la concessione temporanea dei locali di via Ultima Costa da destinare alla valorizzazione del Filet di Bosa.
Due gli enti che hanno presentato richiesta, e che operano a Bosa nella produzione, valorizzazione e diffusione del peculiare merletto artigianale: l’associazione Manos de Oro e l’associazione La Foce. La giunta, accertato che le domande erano pervenute nei termini previsti, ha quindi deciso di assegnare dal primo luglio al trenta settembre di quest’anno i locali ai due sodalizi, a titolo gratuito. Da parte loro i soci di Manos de Oro e di La Foce si impegnano ad organizzare esposizioni e laboratori per la conoscenza e la promozione dei ricami tipici locali, con esclusione di qualsiasi attività di vendita. In seguito l’amministrazione procederà invece ad un bando per l’assegnazione dei locali, probabilmente con modalità che permetteranno un più ampio arco di tempo al concessionario per pianificarne l’utilizzo. Prosegue intanto l’iter, avviato da una corposa associazione di comuni anche della penisola, teso a far riconoscere all’Unesco il merletto italiano come patrimonio dell’umanità. Tra i vari merletti inclusi nella lista anche il Filet di Bosa, che un tempo era una delle principali occupazioni artigianali femminili. Un patrimonio, da conservare attraverso non solo il ricordo ma anche le tecniche di lavorazione, che nella città del Temo è possibile tramandare anche grazie all’apporto di chi da tempo è impegnato in una costante azione di salvaguardia.( al.fa.)
Due gli enti che hanno presentato richiesta, e che operano a Bosa nella produzione, valorizzazione e diffusione del peculiare merletto artigianale: l’associazione Manos de Oro e l’associazione La Foce. La giunta, accertato che le domande erano pervenute nei termini previsti, ha quindi deciso di assegnare dal primo luglio al trenta settembre di quest’anno i locali ai due sodalizi, a titolo gratuito. Da parte loro i soci di Manos de Oro e di La Foce si impegnano ad organizzare esposizioni e laboratori per la conoscenza e la promozione dei ricami tipici locali, con esclusione di qualsiasi attività di vendita. In seguito l’amministrazione procederà invece ad un bando per l’assegnazione dei locali, probabilmente con modalità che permetteranno un più ampio arco di tempo al concessionario per pianificarne l’utilizzo. Prosegue intanto l’iter, avviato da una corposa associazione di comuni anche della penisola, teso a far riconoscere all’Unesco il merletto italiano come patrimonio dell’umanità. Tra i vari merletti inclusi nella lista anche il Filet di Bosa, che un tempo era una delle principali occupazioni artigianali femminili. Un patrimonio, da conservare attraverso non solo il ricordo ma anche le tecniche di lavorazione, che nella città del Temo è possibile tramandare anche grazie all’apporto di chi da tempo è impegnato in una costante azione di salvaguardia.( al.fa.)
