RIOLA SARDO
Consiglio comunale verso lo scioglimento
RIOLA SARDO. Dopo la mancata approvazione del bilancio di previsione, il Cosniglio comunale va verso lo scioglimento. Per il sindaco Domenico Ari e la sua giunta nessuna prova d’appello;...
20 luglio 2017
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RIOLA SARDO. Dopo la mancata approvazione del bilancio di previsione, il Cosniglio comunale va verso lo scioglimento. Per il sindaco Domenico Ari e la sua giunta nessuna prova d’appello; diversamente infatti dal caso Oristano, dove la Regione inviò il commissario per l’approvazione degli equlibri di bilancio, la situazione di Riola è diversa: qui il bilancio da approvare era quello di previsione, condizione indispensabile per andare avanti. La Regione ha nominato commissario ad acta il funzionario Marco Pisanu, che firmerà il bilancio, mentre la decisione dello scioglimento del Consiglio, e conseguente nomina del commissario che traghetterà il Comune fino alle prossime elezioni arriverà nella prossima riunione della Giunta regionale.
Le cose per il sindaco Ari si erano messe male fin dallo scorso mese di novembre, quando la sua maggioranza si astenne su una spesa di 5mila euro. Quel mancato voto determinò il ritiro della delega all’assessore Francesca Lochi e fece aumentare il malumore in seno alla maggioranza. Nello scorso mese di marzo, si costituì in gruppo indipendente composto da Francesca Lochi, Francesca Carrus e Gianluca Daga. Motivo ufficiale: «Il progetto portato avanti dalla maggioranza non rispecchiava quello iniziale». «Quando arrivò la comunicazione della creazione del gruppo – dice Ari – chiesi immediatamente un incontro con il capogruppo, che venne rifiutato. I famosi 5mila euro dovevano servire per acquistare arredi urbani, ma vista la situazione venutasi a creare, non sono stati neppure spesi. Adesso serviranno per pagare il commissario». Ari e i suoi hanno chiesto spiegazioni circa la rottura avvenuta in giunta. «La risposta – dicono i tre indipendenti, Lochi, Carrus e Daga –, Ari la conosce. Il nostro gruppo non può sostenere la sua vecchia maggioranza che si presenta in Consiglio dopo mesi di assoluto disprezzo per questo organo assembleare e per quello che rappresenta. Il bilancio dimostra i soliti limiti di programmazione e il solito stanziamento per gli arredi comunali, che ricordiamo fu la causa dell’allontanamento della consigliera Lochi dalla Giunta». Le accuse arrivano anche dalla minoranza, di certo c’è solo che l’arrivo del Commissario.
Piero Marongiu
Le cose per il sindaco Ari si erano messe male fin dallo scorso mese di novembre, quando la sua maggioranza si astenne su una spesa di 5mila euro. Quel mancato voto determinò il ritiro della delega all’assessore Francesca Lochi e fece aumentare il malumore in seno alla maggioranza. Nello scorso mese di marzo, si costituì in gruppo indipendente composto da Francesca Lochi, Francesca Carrus e Gianluca Daga. Motivo ufficiale: «Il progetto portato avanti dalla maggioranza non rispecchiava quello iniziale». «Quando arrivò la comunicazione della creazione del gruppo – dice Ari – chiesi immediatamente un incontro con il capogruppo, che venne rifiutato. I famosi 5mila euro dovevano servire per acquistare arredi urbani, ma vista la situazione venutasi a creare, non sono stati neppure spesi. Adesso serviranno per pagare il commissario». Ari e i suoi hanno chiesto spiegazioni circa la rottura avvenuta in giunta. «La risposta – dicono i tre indipendenti, Lochi, Carrus e Daga –, Ari la conosce. Il nostro gruppo non può sostenere la sua vecchia maggioranza che si presenta in Consiglio dopo mesi di assoluto disprezzo per questo organo assembleare e per quello che rappresenta. Il bilancio dimostra i soliti limiti di programmazione e il solito stanziamento per gli arredi comunali, che ricordiamo fu la causa dell’allontanamento della consigliera Lochi dalla Giunta». Le accuse arrivano anche dalla minoranza, di certo c’è solo che l’arrivo del Commissario.
Piero Marongiu
