La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, acqua ai minimi e non è colpa della siccità

di Alessandro Farina
Bosa, acqua ai minimi e non è colpa della siccità

Il sistema idrico che serve la cittadina si conferma un unico colabrodo Non passa giorno che non si registri una nuova rottura. Il sindaco va all’attacco

23 luglio 2017
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BOSA. Il sindaco Luigi Mastino, dopo l’ultima falla nella condotta foranea vicino a Contra, e alla luce delle numerose lamentele di questi giorni da parte di cittadini e imprenditori per disservizi idrici in vari quartieri cittadini, intende convocare all’inizio della prossima settimana un incontro con i vertici di Abbanoa e Ato. «L’amministrazione è al fianco di cittadini e imprenditori. La situazione a Bosa presenta continue criticità, che vanno risolte una volta per tutte». Ieri mattina dal quartiere di Sa Costa, in particolare dalla zona alta (tra via Belvedere, Ultima Costa e Moroidda), arrivavano ancora segnalazioni di carenza d’acqua dai rubinetti di case e B&B. “Ho contattato l’amministratore delegato di Abbanoa Alessandro Ramazzotti, sottoponendogli le tante segnalazioni odierne e dei giorni scorsi. Mi è stato assicurato che avrebbe immediatamente investito della questione il responsabile del Distretto 4, competente per Bosa, per aumentare la pressione idrica nel quartiere medievale», racconta Luigi Mastino. «La situazione è ormai insostenibile, tanto più in queste giornate estive scandite da alte temperature e dove si incrementa il flusso di presenze turistiche. «Occorre fare il punto della situazione e trovare tutti gli accorgimenti necessari perché venga garantito il flusso idrico costante a Bosa, in tutti i quartieri», continua il primo cittadino. Questi vuole mettere qualche puntino anche in un altro delicato ambito: quello della condotta colabrodo in cemento amianto tra il potabilizzatore e la città fluviale.

«Intendo sollecitare i vertici di Abbanoa e Ato per una un’accelerazione delle procedure dei lavori necessari a risolvere problematiche che si registrano da anni in questa condotta. I soldi ci sono: circa due milioni di euro per il tratto dal ripartitore di Monte Contra ai serbatoi sotto il castello, e cinque milioni di euro per la sostituzione di oltre dieci chilometri di condotta dal potabilizzatore al ripartitore. Vogliamo tempi certi. Non è possibile per i cittadini e le imprese ritrovarsi per giorni senz’acqua, con il comune costretto a supplire per carenze di chi invece deve rispondere direttamente della qualità del servizio idrico».

Insomma l’amministrazione sembra calcare il piede sull’acceleratore in tema idrico.

«A parole sono tutti d’accordo, ma vorrei capire come mai i problemi sopra elencati non vengano tradotti in altrettanto disponibili lavori», conclude il primo cittadino che a questo punto si aspetta decisioni entro la prossima settimana.



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