paulilatino
Indipendentisti a confronto
Oggi a Santa Cristina alla ricerca di un «cammino politico nuovo»
23 luglio 2017
1 MINUTI DI LETTURA
PAULILATINO. Le varie anime del fronte indipendentista, ambientalista e antimilitarista si ricongiungeranno oggi a Santa Cristina per progettare un modello economico e sociale alternativo al sistema liberista e per dare nuovo impulso al processo di autodeterminazione del popolo sardo cui aspirano le organizzazioni, i movimenti e i singoli individui che avversano le “politiche subalterne e semicolonialiste” dello Stato.
“Pro una caminera noa” è il titolo del confronto, in programma dalle 10 che sintetizza il senso dell’alleanza siglata dal Collettivo Furia Rossa, da Cagliari Città Capitale, da Fronte Indipendentista Unidu, Sis-Ma, Sardegna Sostenibile e sovrana e Pcl.
Il consesso cercherà spunti di analisi dai quali sviluppare proposte politiche sui nodi cruciali che hanno alimentato anni di lotte.
Il collante di questo percorso unitario sarebbe la comune opposizione a qualunque forma di servitù del popolo sardo, sia di tipo economico e militare che culturale e ideologico. L’adesione popolare, la mobilitazione democratica e la partecipazione politica e istituzionale saranno gli strumenti di rivendicazione che l’organizzazione eserciterà nel perseguire i suoi obiettivi. Che puntano in tre precise direzioni: il diritto all’autodeterminazione nazionale, la sostenibilità ambientale e i diritti sociali, civili e politici estesi a tutti, migranti inclusi.
L’assemblea fa appello a chiunque condivida questa visione per cominciare a definire sin da oggi un programma di azione comune. (mac)
“Pro una caminera noa” è il titolo del confronto, in programma dalle 10 che sintetizza il senso dell’alleanza siglata dal Collettivo Furia Rossa, da Cagliari Città Capitale, da Fronte Indipendentista Unidu, Sis-Ma, Sardegna Sostenibile e sovrana e Pcl.
Il consesso cercherà spunti di analisi dai quali sviluppare proposte politiche sui nodi cruciali che hanno alimentato anni di lotte.
Il collante di questo percorso unitario sarebbe la comune opposizione a qualunque forma di servitù del popolo sardo, sia di tipo economico e militare che culturale e ideologico. L’adesione popolare, la mobilitazione democratica e la partecipazione politica e istituzionale saranno gli strumenti di rivendicazione che l’organizzazione eserciterà nel perseguire i suoi obiettivi. Che puntano in tre precise direzioni: il diritto all’autodeterminazione nazionale, la sostenibilità ambientale e i diritti sociali, civili e politici estesi a tutti, migranti inclusi.
L’assemblea fa appello a chiunque condivida questa visione per cominciare a definire sin da oggi un programma di azione comune. (mac)
