La Nuova Sardegna

Oristano

Arborea, paura in piazza crolla un albero secolare

di Simonetta Selloni
Arborea, paura in piazza crolla un albero secolare

Un ficus è caduto in piazza Maria Ausiliatrice ancora affollata: scene di panico  La pianta è divisa in tre tronconi: uno ha ceduto a causa anche del vento

26 luglio 2017
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ARBOREA. Quando i giganti si accasciano fanno rumore, ma in questo caso si è anche rischiato che il Ficus Magnolioides che si è ripiegato sotto il suo peso – e con il concorso del vento – nella piazza Maria Ausiliatrice, lunedì sera, facesse molto peggio. Fortuna ha voluto che in quel momento infatti nessuno si trovasse sotto i rami della parte di albero che si è improvvisamente staccata, piombando su una piazza dove ancora c’erano tante persone. Erano le otto di sera, un fuggi-fuggi generale ha accompagnato il crollo di una pianta che ha una novantina d’anni: venne infatti piantata, insieme alla gemella, attorno al 1931, quando Arborea divenne Comune.

Non è un’esagerazione dire che si è sfiorata la tragedia. È andata bene, nessuno è rimasto ferito. «Sono intervenuti i Vigili del fuoco, che hanno recintato la zona circostante con transenne e nastro. Subito dopo, abbiamo pubblicato un'ordinanza che vieta il transito degli autoveicoli nel tratto che va da via Sant'Anna alla piazza Maria Ausiliatrice e raccomandiamo a tutti i pedoni di non oltrepassare la zona interdetta dalle transenne per motivi di sicurezza», sottolinea il sindaco Manuela Pintus. Cosa è successo alla pianta, che nella piazza ha una gemella, lo si è chiarito ieri pomeriggio, dopo un sopralluogo del presidente provinciale dell’Ordine degli agronomi di Oristano, Pasqualino Tammaro, La pianta, che è sana, nella sua crescita si è letteralmente divisa in tre tronconi. Rami pesanti, ma il problema è che il troncone che si è abbattuto sulla piazza, era arrivato al limite della resistenza strutturale. E neanche un intervento di potatura, peraltro difficoltoso per queste piante, avrebbe probabilmente potuto evitarne la caduta.

Ora bisognerà capire cosa fare intanto con i tronchi superstiti, e con l’altra pianta gemella. Stamane il sindaco Manuela Pintus incontrerà tre esperti della materia per avere più chiaro il quadro della situazione. «Anche se non lo è ufficialmente, per noi questo albero è un monumento. Ma dobbiamo salvaguardare l’incolumità di tutti», ha detto il sindaco. L’incolumità: è andata bene, il gigante sembra quasi aver scelto il momento di cedere quando nessuno era lì sotto. Una “cortesia” alla comunità dopo 90 anni di vita comune.

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