La Nuova Sardegna

Oristano

Il Simposio di scultura si ferma e diventa biennale

di Maria Antonietta Cossu
Il Simposio di scultura si ferma e diventa biennale

Fordongianus, il sindaco Pischedda: l’incertezza dei fondi mortificava i progetti L’amministrazione punterà ora a una rassegna ogni due anni: già tante idee

27 luglio 2017
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FORDONGIANUS. Dopo ventisei edizioni si spezza il connubio tra arte e pietra trachite celebrato attraverso il Simposio internazionale di scultura. L’amministrazione comunale, che organizza l’ evento senza soluzione di continuità dal 1991, ha cancellato il tradizionale appuntamento della settimana a cavallo di luglio e agosto. La decisione è scaturita dall’insofferenza verso una politica ritenuta poco attenta e rispettosa degli sforzi sostenuti dall’ente locale e delle esigenze avanzate nella prospettiva di riuscire a innalzare il livello di una manifestazione che nel suo genere si attesta comunque tra le più importanti in ambito nazionale. «La decisione è stata sofferta ma dato che ogni anno il Comune viene praticamente lasciato solo ho pensato che se il simposio salta magari ci si accorge che esisteva», ha detto il sindaco Serafino Pischedda. Il problema è rappresentato dalle risposte tardive e spesso negative alle richieste di finanziamento inoltrate alla Regione, ma anche alle fondazioni cui spesso il Comune si è rivolto invano. «Non è tanto un fatto economico – ha puntualizzato il primo cittadino –. La nostra domanda di contributo è ancora in campo e se avessimo voluto l’avremmo potuto organizzare, tant’è che ci sono pervenute richieste di partecipazione dal Giappone e da altre parti del mondo e che i due eventi collaterali si terranno ugualmente», ha rimarcato Serafino Pischedda prima di andare al nocciolo della questione. «Il fatto è che finanziamenti o bocciature vengono comunicati sempre successivamente alla manifestazione o al massimo pochi giorni prima e questo ci impedisce di organizzare il Simposio come vorremmo, e cioè mettendo in atto delle idee con cui puntiamo a farlo crescere sotto l’aspetto culturale e artistico. Questo stava contribuendo ad affossare il simposio». La discrasia tra i tempi degli enti locali e quelli della burocrazia non sono l’unico limite per il Comune termale, che non può accedere nemmeno ai fondi regionali stanziati a favore delle manifestazioni di grande interesse turistico per via delle caratteristiche dell’evento, non inquadrabile in alcuna delle categorie previste dal bando. Il risultato è una conclusione drastica: cancellare l’edizione 2017 e virare su una biennale. «Prendiamo atto di essere lasciati soli e organizziamo da soli il simposio facendone una biennale – ha concluso Serafino Pischedda –. In questo anno sabbatico avremo la possibilità di pianificare meglio anche l’ aspetto della promozione. Abbiamo idee e proposte di collaborazione che speriamo possano decollare».

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