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Febbre del Nilo, sta meglio la donna contagiata

di Piero Marongiu
Febbre del Nilo, sta meglio la donna contagiata

La donna è ricoverata nell’ospedale cagliaritano Santissima Trinità

30 luglio 2017
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ZEDDIANI. Sono in miglioramento le condizioni della donna di Zeddiani, ricoverata nell’ospedale cagliaritano Santissima Trinità dopo che le è stata diagnosticata la Febbre del Nilo. La donna, una cinquantenne sposata e madre, con precedenti problemi di salute, sarebbe stata punta da una zanzara infetta, contraendo così il virus.

«La signora era venuta in Comune all’inizio della settimana per questioni che la riguardavano - ha detto il sindaco Claudio Pinna -, ma si vedeva che non stava bene. Nessuno però poteva pensare a un problema del genere». Poi la febbre alta e il ricovero in ospedale a Oristano per una presunta encefalite, ma la veloce evoluzione degenerativa del quadro clinico ha consigliato i medici a trasferirla nel nosocomio cagliaritano, dove è stata ricoverata nell’unità di terapia intensiva.

Ad accertare la presenza del virus che, è bene ricordarlo, non è contagioso da uomo a uomo, sono state le analisi effettuate in un laboratorio di Cagliari. «Ho saputo dai sanitari che si trattava di Febbre del Nilo - prosegue il sindaco Pinna -. Gli stessi mi hanno anche informato che la Regione avrebbe provveduto a effettuare una disinfestazione nel nostro territorio. Adesso, per fortuna, la signora sta meglio, reagisce positivamente ai farmaci e la fase acuta pare sia stata superata».

Non si sa se la donna sia stata punta nel paese o in qualche altro luogo della provincia, ma rimane il fatto che l’oristanese, alcuni anni fa, ha pagato un tributo pesante al virus della West Nile Disease o Febbre del Nilo Occidentale, in termini di morti.

«La nostra è una zona umida - spiega Pinna -, come gran parte del Campidano oristanese, e questo comporta la presenza della zanzara. Ciò però non significa che qui ci siano rischi maggiori di essere punti rispetto ad altre località della provincia. La situazione, stando a quanto comunicato dai sanitari, è monitorata costantemente, pertanto nessun allarmismo. Tra qualche giorno sarà effettuata la disinfestazione e saremo tutti più tranquilli. Ci conforta sapere che le condizioni di salute della signora si stiano evolvendo positivamente».

L’infezione, trasmessa dalle zanzare, arriva con la fauna migratoria (ma sono possibili veicoli di trasmissione anche le cornacchie, i piccioni e i rapaci). I soggetti maggiormente a rischio sono gli esseri umani, per i quali non esiste un vaccino, e i cavalli, che invece posso essere vaccinati.

A scopo preventivo è sempre meglio eliminare l’acqua stagnate dai sottovasi, dalle ciotole utilizzate per dare l’acqua a cani e gatti, usare spray repellenti contro gli insetti, installare zanzariere alle finestre ed eliminare dagli stabili eventuali covatoi creati dai volatili.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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