Legge sul tartufo, rinvii e polemiche
Dedoni (Riformatori) accusa la maggioranza in Regione di voler affossare il provvedimento
01 agosto 2017
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LACONI. Lunga e tortuosa sembra la strada per l’approvazione di una legge sulla tutela e la valorizzazione del tartufo sardo.
«Quanto è accaduto mercoledì nell’aula del Consiglio regionale, con il rinvio in commissione della proposta di legge per la tutela e la valorizzazione dei tartufi sardi, firmata da tutti i capigruppo e inserita all’ordine del giorno con procedura d’urgenza, è una vergogna: il centrosinistra ha prima fatto finta di sostenere una norma indispensabile per salvaguardare l’ambiente e per assicurare un’importante fonte di reddito alle comunità locali, per poi affossarla». A denunciare un altro rinvio della proposta di legge sulla tutela dei tartufi è il capogruppo dei Riformatori Sardi per l’Europa, Attilio Dedoni.
«Di questo, alcuni esponenti della maggioranza dovranno rispondere davanti alle migliaia di sardi che avrebbero potuto trarre vantaggio dall’approvazione della proposta», ha dichiarato Dedoni che punta il dito contro un suo collega d’aula.
«Mi riferisco ad Antonio Solinas, che ha chiesto per primo il rinvio in commissione; Anna Maria Busia e Gianfranco Congiu, da capigruppo hanno prima firmato la proposta e poi sono intervenuti in Aula per appoggiare la richiesta di Solinas; infine, tutti gli altri capigruppo del centrosinistra, che hanno votato per il rinvio di una legge che essi stessi avevano sottoscritto. Grazie a loro – si legge nel comunicato del capogruppo dei Riformatori Sardi - il Mandrolisai, il Sarcidano, l’Alta Gallura, il Villacidrese e i Sette Fratelli continueranno a vedere depauperata una risorsa che potrebbe invece rappresentare un’occasione di rilancio dell’economia locale, senza contare i gravissimi danni – così li definisce Dedoni – ambientali causati dai raccoglitori improvvisati».
Ivana Fulghesu
«Quanto è accaduto mercoledì nell’aula del Consiglio regionale, con il rinvio in commissione della proposta di legge per la tutela e la valorizzazione dei tartufi sardi, firmata da tutti i capigruppo e inserita all’ordine del giorno con procedura d’urgenza, è una vergogna: il centrosinistra ha prima fatto finta di sostenere una norma indispensabile per salvaguardare l’ambiente e per assicurare un’importante fonte di reddito alle comunità locali, per poi affossarla». A denunciare un altro rinvio della proposta di legge sulla tutela dei tartufi è il capogruppo dei Riformatori Sardi per l’Europa, Attilio Dedoni.
«Di questo, alcuni esponenti della maggioranza dovranno rispondere davanti alle migliaia di sardi che avrebbero potuto trarre vantaggio dall’approvazione della proposta», ha dichiarato Dedoni che punta il dito contro un suo collega d’aula.
«Mi riferisco ad Antonio Solinas, che ha chiesto per primo il rinvio in commissione; Anna Maria Busia e Gianfranco Congiu, da capigruppo hanno prima firmato la proposta e poi sono intervenuti in Aula per appoggiare la richiesta di Solinas; infine, tutti gli altri capigruppo del centrosinistra, che hanno votato per il rinvio di una legge che essi stessi avevano sottoscritto. Grazie a loro – si legge nel comunicato del capogruppo dei Riformatori Sardi - il Mandrolisai, il Sarcidano, l’Alta Gallura, il Villacidrese e i Sette Fratelli continueranno a vedere depauperata una risorsa che potrebbe invece rappresentare un’occasione di rilancio dell’economia locale, senza contare i gravissimi danni – così li definisce Dedoni – ambientali causati dai raccoglitori improvvisati».
Ivana Fulghesu
