La Nuova Sardegna

Oristano

Norbello, no agli sprechi idrici. Ma non si ripara la falla

Norbello, no agli sprechi idrici. Ma non si ripara la falla

NORBELLO. Gli sprechi idrici non sono tollerabili in condizioni normali ma in periodi straordinariamente siccitosi diventano inaccettabili. A Norbello siamo al paradosso: da una parte si dispongono...

03 agosto 2017
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NORBELLO. Gli sprechi idrici non sono tollerabili in condizioni normali ma in periodi straordinariamente siccitosi diventano inaccettabili. A Norbello siamo al paradosso: da una parte si dispongono le misure per regolare il prelievo idrico ed evitare che una sola goccia d’acqua vada dispersa, dall’altra si assiste allo scandaloso spreco della risorsa.

Di fronte a questa contraddizione il Comune prova ad alzare la voce richiamando Abbanoa alle sue responsabilità, cui si è sottratta nel momento in cui ha ignorato lo stillicidio in atto da più di un mese. In paese i casi di guasti alla rete urbana riparati con grave ritardo non si contano più. Come non si contano le ordinanze dei sindaci che hanno intimato al gestore del servizio di sanare le perdite. L’ ultimo provvedimento è stato emanato una manciata di giorni fa per ordinare di riparare il tratto della condotta di via Azuni nel quale a fine giugno si era aperta una falla. Un’iniziativa assunta a ventiquattr’ore di distanza dall’entrata in vigore delle restrizioni dettate per preservare il più a lungo possibile le sorgenti comunali, che in seguito all’incremento dei prelievi effettuati dalle fonti pubbliche e dagli abbeveratoi hanno fatto registrare un sensibile calo del livello dell’acqua.

«In un periodo di grave siccità come questo è necessario ridurre il più possibile il consumo idrico e quindi, a maggior ragione, eliminare con tempestività ogni perdita», ha rimarcato il sindaco Matteo Manca nel provvedimento coercitivo diretto ad Abbanoa.

La situazione più critica resta però quella delle campagne, dove si stanno prosciugando alcune falde. «Le cose stanno andando male – ha commentato il vicesindaco Giacomo Angioni –. Il deposito di Sonu Marras, che è quello più capiente e più usato, è già completamente a secco, una situazione che in passato non si era mai verificata.».

Per preservare le sorgenti il più a lungo possibile il Comune ha disposto delle limitazioni ai prelievi idrici stabilendo un uso prioritario per le aziende zootecniche e agricole e fissando a quota mille litri la quantità pro capite che è consentito attingere.

Intanto, la crescente siccità degli ultimi mesi sta avendo pesanti ripercussioni sulla quantità d’acqua fornita dalle sorgenti al servizio di alcuni centri abitati serviti. Di conseguenza, per ricostituire adeguate scorte nei serbatoi, Abbanoa ieri ha deciso una chiusura notturna straordinaria dell’erogazione a Villaurbana (dalle 23 alle 6), Fordongianus (dalle 23.30 alle 6.30). Sarà lo stesso gestore a limitare le ore di chiusura in base alla disponibilità di risorsa e all’andamento dei consumi.

Maria Antonietta Cossu

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