La Nuova Sardegna

Oristano

Fonti, pozzi e fiumi si prosciugano: cresce l’emergenza

di Roberto Petretto
Fonti, pozzi e fiumi si prosciugano: cresce l’emergenza

Pesante il quadro nel territorio provinciale: portata dell’acqua ridotta in alcuni casi del 30 per cento 

09 agosto 2017
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ORISTANO. Da qualsiasi prospettiva la si guardi, la situazione idrica nell’Oristanese non è allegra. Né dal centro di un lago, o dal fondo di un pozzo artesiano o dalle rocce di una sorgente: ovunque si vede poca acqua. Nel capoluogo ancora le restrizioni non sono arrivate, ma molti comuni della provincia sono da settimane alle prese con una serie di razionamenti e limitazioni.

La siccità. «La crescente siccità sta avendo pesanti ripercussioni sull’acqua fornita dalle sorgenti al servizio di parecchi centri dell’Oristanese», spiega Abbanoa. Cali di portata che vengono anche quantificati: tra il 25 e 30 per cento nelle fonti di Bau Pirastu e S’Ena Ruia che alimentano l’acquedotto Bau Pirastu al servizio di Borore, Birori, Dualchi, Noragugume, Sedilo, Abbasanta, Ghilarza, Norbello, Soddì, Tadasuni, Boroneddu, Zerfaliu, Simaxis, Ollastra, Villanova Truschedu, Fordongianus, Siamanna, Siapiccia, Villaurbana, Terralba, Uras, Marrubiu, San Nicolò d’Arcidano, agro di Arborea, frazioni di Tiria a Palmas Arborea e di San Quirico a Oristano. Calo del 25 per cento anche per le sorgenti di Santu Miali che alimentano l’acquedotto di Oristano al servizio del distretto di Sa Rodia nel capoluogo, delle frazioni di Massama, Nuraxinieddu, Donigala e Torregrande, dei Comuni di Bauladu, Tramatza, Siamaggiore e Solarussa. Calo del 20 per cento circa nell’apporto da sorgenti e pozzi di Mandrainas che servono Nurachi, Zeddiani, Baratili San Pietro, Riola Sardo, Narbolia e le frazioni marine di Cuglieri. Stessa diminuzione anche nella sorgente di Luzzanas che alimenta Suni, Flussio, Tinnura e Sagama. Anche nei pozzi di Silì si registra una riduzione del 15 per cento dell’acqua da potabilizzare e distribuire a Cabras, Santa Giusta più integrazioni per Nurachi e Torregrande.

Calo di pressione. «Questa situazione di decremento delle portate - continua Abbanoa -, che ha generato un diffuso calo di pressione in rete, è affrontata quotidianamente dai nostri tecnici con continue manovre per distribuire in maniera ottimale la scarsa risorsa disponibile grazie all’attivazione delle interconnessioni tra acquedotti. Ciò ha consentito di limitare i casi di restrizioni idriche soltanto dove si è reso necessario effettuare chiusure notturne per consentire il recupero delle scorte nei serbatoi e garantire il servizio durante l’arco della giornata».

Nuovi pozzi. Abbanoa ha anche chiesto le autorizzazioni per realizzare due nuovi pozzi trivellati a Silì. È stato attivato anche il collegamento con l’acquedotto Temo che consente di destinare dal potabilizzatore di Monteleone Rocca Doria un quantitativo di risorsa negli acquedotto dell’Oristanese. Dal potabilizzatore di Is Barrocus (Isili) arriva un’ulteriore integrazione per Terralba, Marrubiu, Uras e agro di Arborea.



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