La Nuova Sardegna

Oristano

S’Urachi, il villaggio-capitale

S’Urachi, il villaggio-capitale

San Vero Milis, nuovi studi disegnano un ruolo di rilievo per l’area archeologica

09 agosto 2017
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SAN VERO MILIS. Un centro fra i più importanti della zona nell’antichità: gli ultimi risultati provenienti dagli scavi appena conclusi presso il nuraghe s’Urachi a San Vero Milis permettono di formulare numerose ipotesi a sostegno di questa intuizione.

Alfonso Massimiliano Stiglitz, direttore scientifico degli scavi insieme a Peter Van Dommelen della Brown University (Usa), le ha spiegate ai circa cinquanta visitatori che hanno preso parte alla visita guidata che si è tenuta lunedì al tramonto.

Cosa rende s’Urachi così interessante per archeologi e appassionati e in prospettiva futura per i turisti? In primo luogo la continuità abitativa: stando ai dati disponibili il centro è stato abitato fin dal XIV secolo a.C. e sicuramente fino a tutta l’epoca romana: ciò significa una disponibilità di reperti e testimonianze che coprono un arco temporale di circa 1400 anni, sulla base dei quali per esempio è possibile immaginare l’incontro fra la civiltà nuragica e quella fenicio-punica non come una violenta sottomissione, ma come una fusione di culture e tradizioni.

In secondo luogo le dimensioni: la cinta antemurale, ossia la muraglia che circonda il nuraghe vero e proprio, consta di dieci torri, mentre nel caso di Barumini le torri sono sette.

Infine la storia: s’Urachi si colloca in una posizione strategica eccellente e per questo gli archeologi ipotizzano che fosse la “capitale” di un’area di influenza che andava dal Sinis al Montiferru. Effettivamente proprio là doveva passare la strada che collegava Capo San Marco ai monti e dunque Tharros e Mont’e Prama all’area di Cornus.

Prospettive interessanti dunque, sia in ambito scientifico che turistico, ma che devono fare i conti con la realtà, cioè la necessità di finanziamenti per continuare gli scavi e per aprire il sito al pubblico: «Il comune di San Vero Milis - dice Stiglitz - ha già pronto il progetto esecutivo per il parco archeologico. Ora ci servono i soldi».

Intanto prosegue il programma estivo del Comune. Domani, per San Lorenzo, è in programma “Il santo della marina e la notte delle stelle cadenti” in compagnia della musica tradizionale sarda della fisarmonica ed organetto, nella XVI Rassegna di Fisarmonica sarda – Memorial Lepori – in collaborazione con la Pro Loco di San Vero Milis. Venerdì 11 agosto, appuntamento con la lettura nella pineta di Mandriola alle 19, con la presentazione del libro Hospiton di Vindice Lecis che dialogherà con Alfonso Stiglitz.

Davide Pinna

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