La Nuova Sardegna

TRESNURAGHES. Impegnativo salvataggio ieri pomeriggio nelle acque agitate di fronte alla spiaggia di Porto Alabe. Dall’acqua, trasportati dalla corrente a oltre duecento metri dalla riva, sono stati tratti in salvo due turisti inglesi, padre e figlia, che si erano tuffati malgrado la doppia bandierina rossa ben esposta nel pennone della torretta di avvistamento della postazione di salvamento a mare. Per i due bagnanti tanto spavento, ma fortunatamente nessuno strascico considerato che non c’è stato bisogno dell’intervento del 118. L’episodio è avvenuto intorno alle 14: i due turisti si sono trovati in difficoltà e i bagnini sono partiti nell’operazione di salvataggio. Operazione complessa, considerate le onde, le forti correnti ed il fatto che i due in difficoltà erano ad oltre duecento metri dalla riva, distanza ben superiore alla lunghezza della cima in dotazione al rullo utilizzato nelle emergenze. Per questo è stata allertata la sala operativa della Guardia Costiera di Bosa ed il tenente di vascello Guido Avallone ha disposto l’immediata uscita del gommone veloce, considerata la possibilità di un recupero in mare aperto. Nel frattempo uno dei due bagnini si è diretto a nuoto ed ha imbragato padre e figlia con i Baywatch, particolari “salsicciotti” galleggianti e dotati di punti di aggancio. Cercando di sfruttare i momenti di calma tra un’onda e l’altra il gruppetto si è diretto fino ad un windsurf, con a bordo l’altro bagnino, che è riuscito ad agganciare con la cima di sicurezza al gruppetto. A quel punto il recupero è diventato semplice. «Voglio rivolgere un plauso particolare - dice il comandante di Circomare, Guido Avallone - alla professionalità dimostrata anche in questa occasione agli assistenti bagnanti della ditta Pittalis, in servizio nell’ambito del piano estivo di protezione civile a Porto Alabe».