La Nuova Sardegna

Oristano

Caselli e vecchie stazioni per gli itinerari turistici

di Alessandro Farina
Caselli e vecchie stazioni per gli itinerari turistici

Bosa, via libera del consiglio comunale al progetto Cammini e percorsi Approvato anche un intervento sul tracciato della ferrovia a scartamento ridotto

11 agosto 2017
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BOSA. Via libera dal consiglio comunale al progetto regionale “Cammini e percorsi” che finalmente permetterà di valorizzare i beni dell’area di Pianu e Murtas. Approvata anche la convenzione che darà vita ad un’associazione temporanea di Comuni nell’ambito del progetto di riqualificazione delle vecchie stazioni e caselli lungo il percorso della dismessa tratta ferroviaria a scartamento ridotto tra Bosa e Macomer.

Per quanto riguarda “Cammini e percorsi” il progetto prevede la collaborazione con la Regione, che ha aderito a sua volta ad un progetto di caratura nazionale promosso dai ministeri per i Beni e le attività culturali, alle Infrastrutture e dall’agenzia del demanio. L’idea è di realizzare dei percorsi storico-religiosi e ciclopedonali, con punti di riferimento gli immobili regionali e degli enti locali che si trovano nella fascia di rispetto dei cammini, che saranno riqualificati quando necessario.

Progetto a cui aderisce quindi ora formalmente anche la città del Temo, che intende utilizzare l’ampia aria di rimboschimento nella zona di Pianu ‘e Murtas, dove si trova una serie di immobili da tempo in stato di abbandono, che evidentemente andranno riqualificati e finalmente utilizzati.

Su Pianu ‘e Murtas in passato hanno puntato diverse amministrazioni che, utilizzando fondi destinati al lavoro giovanile, hanno realizzato varie strutture da destinare al turismo. Progetto però mai completato, mentre con Cammini e percorsi la attuale amministrazione intende dare il via ad un nuovo utilizzo, all’interno di una più vasta rete di collegamenti in Sardegna.

Altro obiettivo quello del Progetto turistico territoriale By Rails, di cui si è discusso anche in un convegno organizzato a Tinnura lo scorso anno. In questo caso è previsto, con quattro milioni di euro a disposizione, il recupero e riuso per fini turistici di cinque stazioni e ventidue caselli ferroviari nella vecchia tratta a scartamento ridotto tra Macomer e Bosa.

Il Consiglio in questo caso ha dato il via libera alla nascita di un’associazione temporanea di comuni che oltre a Bosa e Macomer comprende anche i centri attraversati dai binari: Magomadas, Flussio, Sindia, Suni, Tinnura e Tresnuraghes. Cinque gli immobili che ricadono nel territorio della Planargia. Si andrà a recuperare la stazione di Modolo, che si trova in territorio di Bosa vicino a Pessighette, e 4 caselli.

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