Nurachi, denuncia per i giovani teppisti
di Piero Marongiu
Dopo una serie di danneggiamenti e l’inutile appello ai genitori il primo cittadino va dai carabinieri
13 agosto 2017
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NURACHI. Ancora giovani, minorenni o appena maggiorenni, protagonisti di atti di vandalismo verso la cosa pubblica. Questa volta a essere preso di mira è stato il tetto della biblioteca comunale, al quale sono stati procurati ingenti danni derivanti dalla rottura di un gran numero di tegole. Il gesto, com’era facilmente prevedibile, ha suscitato l’indignazione di gran parte dei nurachesi, che hanno condannato duramente il fatto e criticato altrettanto duramente i genitori, secondo loro rei di troppo permissivismo nei confronti dei figli.
A questi si è aggiunto da subito il primo cittadino Renzo Ponti, il quale, stanco di dover per l’ennesima volta contare i danni, ieri mattina ha presentato una denuncia al comando carabinieri della stazione di Riola Sardo e per conoscenza al comandante della compagnia barracellare, sempre di Riola. «Non si può continuare a ignorare la situazione – dice Renzo Ponti –. Prima che degeneri ulteriormente, e che altri danni vengano causati ai beni pubblici, è necessario fermare questa banda che solitamente agisce a tarda notte o nel fine settimana».
Tolleranza zero, quindi. Distruggere e arrecare disturbo a chi riposa sembra essere diventato lo sport preferito dalle bande di ragazzini, che di notte, ben nascosti dal buio, imperversano senza controllo nelle strade e nelle piazze e compiono danneggiamenti. «Tempo fa una piccola banda – prosegue il sindaco – è entrata nel caseggiato scolastico e ha preso di mira l’impianto antincendio, danneggiandolo seriamente; poi ha danneggiato diversi citofoni e panchine. In un’altra occasione erano stati staccati diversi pannelli di polistirolo che servivano per rivestire il muro del Comune per il risparmio energetico, procurando un altro danno economico alla collettività. In alcuni casi i responsabili erano stati identificati e io stesso avevo convocato i loro genitori, ai quali avevo chiesto di intervenire per rimetterli in carreggiata. Per tutta risposta hanno detto, parecchio infastiditi, che i loro figli si comportavano bene».
La misura però è colma e allora, al sindaco, dopo aver tentato la strada dell’ammonimento bonario, non è rimasto altro da fare se non denunciare la situazione alle forze dell’ordine. Il branco di ragazzini terribili potrebbe essere identificati già nei prossimi giorni da una fotografia che li ritrae sul tetto della biblioteca, pubblicata nella pagina Facebook del sindaco insieme alla denuncia. Chissà che non sia quella intrapresa dal primo cittadino la strada giusta per insegnar il rispetto verso i beni pubblici, visto che le parole e gli ammonimenti ormai sembra non sortiscano alcun effetto.
A questi si è aggiunto da subito il primo cittadino Renzo Ponti, il quale, stanco di dover per l’ennesima volta contare i danni, ieri mattina ha presentato una denuncia al comando carabinieri della stazione di Riola Sardo e per conoscenza al comandante della compagnia barracellare, sempre di Riola. «Non si può continuare a ignorare la situazione – dice Renzo Ponti –. Prima che degeneri ulteriormente, e che altri danni vengano causati ai beni pubblici, è necessario fermare questa banda che solitamente agisce a tarda notte o nel fine settimana».
Tolleranza zero, quindi. Distruggere e arrecare disturbo a chi riposa sembra essere diventato lo sport preferito dalle bande di ragazzini, che di notte, ben nascosti dal buio, imperversano senza controllo nelle strade e nelle piazze e compiono danneggiamenti. «Tempo fa una piccola banda – prosegue il sindaco – è entrata nel caseggiato scolastico e ha preso di mira l’impianto antincendio, danneggiandolo seriamente; poi ha danneggiato diversi citofoni e panchine. In un’altra occasione erano stati staccati diversi pannelli di polistirolo che servivano per rivestire il muro del Comune per il risparmio energetico, procurando un altro danno economico alla collettività. In alcuni casi i responsabili erano stati identificati e io stesso avevo convocato i loro genitori, ai quali avevo chiesto di intervenire per rimetterli in carreggiata. Per tutta risposta hanno detto, parecchio infastiditi, che i loro figli si comportavano bene».
La misura però è colma e allora, al sindaco, dopo aver tentato la strada dell’ammonimento bonario, non è rimasto altro da fare se non denunciare la situazione alle forze dell’ordine. Il branco di ragazzini terribili potrebbe essere identificati già nei prossimi giorni da una fotografia che li ritrae sul tetto della biblioteca, pubblicata nella pagina Facebook del sindaco insieme alla denuncia. Chissà che non sia quella intrapresa dal primo cittadino la strada giusta per insegnar il rispetto verso i beni pubblici, visto che le parole e gli ammonimenti ormai sembra non sortiscano alcun effetto.