La Nuova Sardegna

Oristano

TRESNURAGHES 

Siccità, aiuto per le campagne: riattivato il pozzo di Marapala

Siccità, aiuto per le campagne: riattivato il pozzo di Marapala

TRESNURAGHES. L’amministrazione civica, dopo le analisi dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna ed il via libera del competente ufficio Asl di Oristano, ha riattivato il pozzo di Marapala. Da...

14 agosto 2017
2 MINUTI DI LETTURA





TRESNURAGHES. L’amministrazione civica, dopo le analisi dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna ed il via libera del competente ufficio Asl di Oristano, ha riattivato il pozzo di Marapala. Da qualche giorno quindi gli operatori del settore zootecnico che lavorano nelle campagne del paese possono caricare le cisterne e trasportare l’acqua negli allevamenti, dove ormai molte delle fonti naturali sono da tempo a secco a causa della siccità, con i comprensibili problemi nell'abbeverare i capi di bestiame. «Un dramma. Per questo alla luce delle tante segnalazioni arrivate dagli allevatori ci siamo attivati, valutando la possibilità di utilizzare nuovamente l’acqua del pozzo chiuso da qualche anno, in quanto non idonea all'utilizzo umano», spiega il sindaco Gianluigi Mastinu. L’acqua di Marapala anni fa era stata utilizzata infatti per approvvigionare i serbatoi idrici di Tresnuraghes, prima che la fonte venisse dismessa. Da oltre due anni però anche sulla Planargia la siccità sta creando notevoli problemi nelle campagne ad agricoltori e allevatori. Molte delle fonti storiche sono prosciugate e abbeverare il bestiame è diventato quantomeno complicato. «Valutato che il pozzo ha una notevole portata, si riesce a riempire una cisterna da cinquecento litri in pochi minuti, all’Istituto Zooprofilattico sono stati inviati i campioni d’acqua prelevati da Marapala. Stabilito che poteva essere utilizzata per gli animali, la Asl ha rilasciato il necessario nulla osta e da qualche giorno gli allevatori possono approvvigionarsi dal pozzo che si trova vicino alla strada per San Marco», spiega il sindaco di Tresnuraghes.

«Nei prossimi giorni cercheremo di riaprire anche due abbeveratoi: uno e quello di Pianu Idili, che si alimentavano da questo pozzo, chiusi da tempo in quanto quell’acqua non poteva essere utilizzata» conclude Gianluigi Mastinu. Le analisi saranno poi ripetute periodicamente per valutare la qualità in arrivo dall’acqua del pozzo. (al.fa.)

In Primo Piano

Video

25 Aprile, a Cagliari un corteo di 20mila persone sfila per le vie della città

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative