La Nuova Sardegna

BOSA. Ancora un grifone salvato dalle acque del Marrargiu. A ritrovare un piccolo di Gips Fulvus in difficoltà nella impervia costa a nord ovest di Bosa è stato un gruppo di diportisti (Claudio, Riccardo e Gianfranco) che hanno avvisato la Guardia Costiera. A prendere in consegna il volatile è stata l’associazione L’Altra Bosa che si occupa di tutela del territorio e del grifone.

Probabilmente l’esemplare ha cercato di involarsi da una delle alture vicino a Capo Marrargiu, non riuscendo però nell’impresa e finendo sulla costa del promontorio che si estende verso ovest. "Ci siamo attivati per il suo trasporto al Centro di recupero fauna selvatica dell’Agenzia regionale Forestas - dice Alfonso Campus, dell'associazione L'Altra Bosa -. Durante il trasporto abbiamo contattato telefonicamente il suo direttore, il veterinario Marco Muzzeddu, che, interrotto il suo Ferragosto, ci ha aspettato con un suo collaboratore per prestare le prime cure al grifone”.

L'esemplare non è in cattive condizioni, ma occorrerà aspettare qualche giorno per valutare nel complesso la sua salute. “Quello che è accaduto, trattandosi di uno dei giovani nati quest’anno, può rientrare nella normale casistica di un primo involo andato male. Ricordiamo a tutti - dicono ancora dall'associazione L'Altra Bosa - che in questo periodo i giovani dell’anno iniziano i primi voli, e possono essere facilmente spaventati da rumori e gesti eccessivi. Confidiamo nella sensibilità di tutti per tutelare quella che è l’unica colonia autoctona di grifoni rimasta in Italia”.

Nei giorni scorsi un piccolo di grifone era stato recuperato sempre vicino a Marrargiu da due diportisti di Bosa. Anche lui si trova nel centro di Bonassai per le cure necessarie a garantirgli in futuro la sopravvivenza.