La Nuova Sardegna

Oristano

Ricorso per il parcheggio negato al disabile

di Simonetta Selloni
Ricorso per il parcheggio negato al disabile

L’auto del giovane multata durante la Notte bianca. Il comandante dei vigili: sanzione corretta

24 agosto 2017
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ORISTANO. Non è servita la lettera inviata in autotutela al comandante della polizia municipale dal legale di Paolo Palumbo, il giovane malato di Sla la cui auto, parcheggiata nello spazio per i disabili in via De Castro, è stata multata durante una Notte bianca. Non è servita; questo nonostante l’avvocato Giorgio Ferraro abbia fatto notare al comandante Rinaldo Dettori che la macchina fosse parcheggiata nello spazio per i disabili, e che risulta “inconcepibile che in questa area potesse provocare intralcio o pericolo alla circolazione”; non solo, i cartelli di rimozione forzata sono pensati esclusivamente in funzione della Notte bianca, mentre la norma che tutela i portatori di handicap è pensata proprio per consentire ai disabili di circolare nei luoghi dove insistano obblighi di carattere temporaneo o permanente alla circolazione. Naturalmente, la macchina non deve creare intralcio e infatti non ne creava alcuno. Il comandante Dettori, nel riscontrare la nota del legale, ha risposto con un perfetto esercizio di applicazione della norma, ricordando che “cartelli del divieto erano visibili e riconoscibili e che la stessa Notte bianca era stata ampiamente pubblicizzata”. Perfetto esercizio, quindi, di stretta e ineccepibile aderenza alla norma; peccato che un disabile non parcheggi la sua disabilità nemmeno in occasione delle Notti bianche, peccato che quell’auto non disturbasse alcuno (era nello spazio delimitato), peccato che ogni tanto alle norme andrebbe applicato il buon senso. Ora si attende la notifica del verbale; non è un problema di costi, 28 euro di multa si possono anche pagare. Una questione di principio, questo sì, peraltro confortato da sentenze di Cassazione che riconoscono ai disabili il diritto di parcheggiare (fatte le premesse sul mancato intralcio alla circolazione), che presto approderà, con il ricorso, al tavolo del prefetto cui il disabile si rivolgerà attraverso il legale.

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