La Nuova Sardegna

Oristano

Capre arrivano in spiaggia bagnante le schiaffeggia

di Enrico Carta
Capre arrivano in spiaggia bagnante le schiaffeggia

Gli animali che pascolano nei terreni di Capo San Marco si sono spinti alla Caletta Una persona li ha allontanati picchiandone uno. Il filmato fa il giro del web

29 agosto 2017
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CABRAS. “Educazione” da spiaggia in una giornata di mezza estate. Ci sono i bagnanti che prendono il sole nella Caletta di Mare Morto nell’ultimo lembo della penisola del Sinis. E ci sono loro, due capre che proprio nei terreni che si affacciano sul mare pascolano da tempo. Non sono selvatici, ma appartengono a un allevatore che ha in concessione quelle terre proprio per il pascolo. Succede però che in estate, attirati probabilmente dalla presenza dei bagnanti i due animali, si presentino in spiaggia magari sperando nella magnanimità proprio degli stessi bagnanti che offrano loro dell’acqua fresca e un po’ di cibo diverso.

Succede anche che non tutti i vacanzieri di un giorno, arrivati lì per prendere il sole e fare un tuffo in una delle zone più caratteristiche dell’Area Marina Protetta, gradiscano la normalità di un’incursione peraltro non insolita. Magari si spaventano e allora ricorrono a maniere tutt’altro che gentili, immortalate per giunta dalle riprese di un telefonino. Uno dei bagnanti infatti, nel tentativo di far allontanare la capra che sembrava più estroversa e interessata ad avere un contatto ravvicinato con quelle persone, decide di usare maniere non esattamente da galateo. Usa ripetutamente le mani, prendendo a ceffoni sul muso la capra e, in un’altra foto che non ha tardato a circolare sul web, anche a usare un bastone per scacciare l’animale dalla spiaggetta.

A dire il vero, il bagnante particolarmente attivo nello svolgere il compito dell’allevatore improvvisato ha anche rischiato parecchio perché quel gesto poteva provocare una reazione dell’animale, le cui corna non sono esattamente ciò con cui tutti vorrebbero scontrarsi.

L’incontro ravvicinato è comunque terminato senza ulteriori problemi e con i due animali che alla fine hanno desistito e si sono diretti verso la parte alta del promontorio di Capo San Marco. L’episodio però in tempi di condivisione universale non è terminato in quel momento di una giornata di mezza estate perché il video e le foto dei bagnanti hanno fatto il giro di internet raccogliendo la classica serie infinita di commenti alla rinfusa con la platea che si è divisa tra colpevolisti verso i bagnanti e il partito degli innocentisti (molto meno numeroso).

Nessun dubbio invece sul ruolo dell’Area Marina Protetta del Sinis. Il presidente Giorgio Massaro chiarisce che l’ente non ha alcuna competenza su quanto avviene nei terreni demaniali per quanto questi si affaccino sulle spiagge.

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