La Nuova Sardegna

Oristano

Capitale della cultura il Comune non molla e ora cerca alleati

di Davide Pinna
Capitale della cultura il Comune non molla e ora cerca alleati

Al lavoro lo staff di esperti selezionato dall’amministrazione L’assessore Sanna non parla della scelta di Bosa per Nuoro

31 agosto 2017
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ORISTANO. Oristano ci prova. È una corsa contro il tempo per tentare di arrivare pronti all’appuntamento. L’obiettivo è quello di essere scelta come Capitale Italiana della Cultura per il 2020. Non sono poche le concorrenti, 46 città tra le quali anche Nuoro, unica rivale sarda. Concorrenti numerosi e anche agguerriti, basti pensare a città come Parma, Piacenza, Siracusa o Agrigento, con un ragguardevole patrimonio artistico e spesso già dotate di fitti calendari annuali di iniziative culturali. Finora il titolo è stato assegnato a città del calibro di Ravenna, Lecce, Cagliari, Perugia, Mantova, Pistoia e Palermo, ma qualche volta correre come outsider può rivelarsi vantaggioso. Questa la task force messa in campo da Oristano: Raimondo Zucca, archeologo e curatore dell'Antiquarium Arborense, Giampaolo Mele, presidente dell'Istar, Ivo Serafino Fenu, curatore della Pinacoteca Comunale e Francesco Obinu, presidente della Fondazione Sartiglia.

L'assessore alla cultura Massimiliano Sanna ha incontrato nei giorni scorsi il gruppo di lavoro e sono state buttate giù le linee guida per la creazione del dossier, da presentare entro mezzogiorno del 15 settembre, che dovrà comprendere il programma delle iniziative che andranno messe in campo durante l'anno in caso di vittoria, la struttura organizzativa ed il nome di un responsabile, una valutazione di sostenibilità economico-finanziaria e gli obiettivi perseguiti e che permetterà di accedere alla seconda fase della selezione.

Insomma, il tempo stringe, la concorrenza casalinga di Nuoro è forse più avanti e ha avuto modo di organizzare una più diffusa rete di sostegno, ma l’assessore Sanna resta ottimista e assicura che nei prossimi giorni si svolgerà un secondo incontro per preparare il coinvolgimento di tutte quelle associazioni e quegli enti che potranno dare un importante contributo in sede di programmazione.

Nei giorni scorsi è arrivata però la brutta notizia della scelta di Bosa, che fa parte della Provincia di Oristano dal 2004, di appoggiare la candidatura di Nuoro. L'assessore Sanna ha preferito non commentare la mossa dell'amministrazione della cittadina della Planargia, ma ha assicurato che la candidatura oristanese coinvolgerà tutto il territorio circostante, con una particolare attenzione ai comuni di Santa Giusta e di Cabras.

Cosa comporterebbe essere scelti come Capitale italiana della cultura? I dati relativi alle ultime due edizioni, quella di Mantova nel 2016 e quella di Pistoia attualmente in corso, fanno capire come in gioco non ci sia soltanto un titolo onorifico, ma qualcosa di ben più concreto e tangibile.

La città lombarda ha visto un aumento del 50 per cento delle presenze nei musei e del 33 per cento dei pernottamenti, inoltre le imprese ricettive e ricreative sono aumentate del 5 per cento, con tutte le ovvie ricadute sul Pil e di conseguenza sul benessere generale; Pistoia invece nel primo trimestre del 2017 ha registrato il 30 per cento in più di visitatori.

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