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Ivi, un dossier all’Autorità Anticorruzione

Ivi, un dossier all’Autorità Anticorruzione

Ieri incontro con sindaco e assessori. Gli oppositori del progetto tornano alla carica

31 agosto 2017
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ORISTANO. Fallito il primo assalto durante l’era Tendas, il comitato riprova a smontare il castello della Ivi che attende il Via (Valutazione d’impatto ambientale) libera per poter far partire il proprio investimento turistico e immobiliare a Torregrande. Gli oppositori del progetto sono tornati alla carica non appena c’è stato il cambio di amministrazione e dopo aver disertato l’incontro di pochi giorni fa perché non gradivano la presenza dei vertici della Ivi nello stesso tavolo, ieri hanno colloquiato con il sindaco Andrea Lutzu e con gli assessori Gianfranco Licheri, Federica Pinna e Riccardo Meli.

Ancora una volta hanno esposto i propri dubbi sulla bontà del progetto e persino sulla sua legalità tanto da arrivare ad annunciare – l’ha spiegato l’ingegnere Gabriele Calvisi – la consegna di un dossier all’Autorità nazionale per l’anticorruzione. Il Comitato per la tutela di Torregrande ritiene che qualcosa di strano sia avvenuto tra il 2011 e il 2012 quando, senza alcuna gara pubblica, fu assegnata la gestione di uno spazio enorme della pineta alla Ivi che così avrebbe avuto la possibilità di agire indisturbata nel grande polmone verde della borgata marina.

È proprio la pineta il punto dolente, come hanno ribadito la rappresentante del Gruppo di intervento giuridico Luciana Miglior e le altre due esponenti del Comitato, Maria Luisa Loche e Martina Casu. La preoccupazione massima riguarda il libero accesso alle sue zone che, secondo il Comitato che si fa forte del disciplinare, non sarebbero più garantite e la presenza dei campi da golf sarebbe lì a dimostrare la veridicità di questa affermazione. Ma c’è dell’altro nell’elenco degli aspetti valutati negativamente: l’utilizzo eccessivo di acqua per l’irrigazione dei campi e la necessità di avere gli accessi al mare garantiti anche a chi non sarà ospite delle strutture turistiche collegate all’investimento.

La risposta di sindaco e assessori è stata chiara. Hanno ribadito che vigileranno affinché vengano rispettati i dettami della convenzione e i lavori vengano eseguiti seguendo il disciplinare. Hanno altresì detto che esiste una volontà del consiglio comunale che si è espresso più volte favorevolmente in maniera compatta per il progetto. E di questo bisognerà tenere conto nel momento in cui arriverà il semaforo verde dalla Regione che per ora non scatta perché è ferma la valutazione sulla variante urbanistica decisa oltre un anno fa.

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