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Ombrelloni tende e reti “dimenticate” dai turisti
CABRAS. Sarà il caldo, sarà lo stupore per la bellezza dei luoghi: pare che nel Sinis, durante il periodo estivo, aumentino i casi di amnesia. Capita infatti che alcuni bagnanti dimentichino in...
04 settembre 2017
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CABRAS. Sarà il caldo, sarà lo stupore per la bellezza dei luoghi: pare che nel Sinis, durante il periodo estivo, aumentino i casi di amnesia. Capita infatti che alcuni bagnanti dimentichino in spiaggia o nei paraggi ombrelloni, tende da campeggio, reti da pesca e attrezzatura di varia natura. Tanto strano che verrebbe da dubitare che di amnesia si tratti.
Eppure questi oggetti, sequestrati dalla guardia forestale, finiscono nella sezione “oggetti smarriti” del comando territoriale. Certo, i legittimi proprietari possono sempre reclamarli. Peccato che tende da campeggio e ombrelloni fossero stati piazzati in tratti di spiaggia libera in violazione delle ordinanze balneari. In sostanza, almeno per le tende, si trattava di campeggio abusivo. Per l’ombrellone forse i forestali si sono trovati di fronte a uno dei tanti esempi di “segnaposto” lasciato in spiaggia durante la notte per mantenere una posizione privilegiata in vista dell’invasione di bagnanti del giorno seguente.
«Non è stato possibile risalire ai proprietari - dice la comunicazione della forestale -, pertanto il materiale è stato rimosso e depositato presso la sede della forestale ad Oristano. Chi lo avesse smarrito, e fosse interessato al recupero del bene, potrà presentare regolare istanza alla stazione forestale, al fine di rientrarne in possesso, entro i termini previsti per legge».
Stesso discorso per le reti da pesca. Il personale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale ha trovato «in località “Su cungiau de Gerrusso”, nelle campagne di Cabras, una rete da pesca di 50 metri circa di tipo trimaglio posta in maniera tale da ostruire il totale corso del fiume Tirso». Anche la rete è stata rimossa e portata al deposito. Probabile che nessuno si presenti a reclamare reti, tende e ombrelloni: reclamandone il possesso, si ammetterebbe la responsabilità nell’infrazione e si verrebbe sottoposti a sanzione. Forse è meglio rinunciare a un ombrellone che pagare una multa. Magari la prossima volta si sarà meno distratti.
Eppure questi oggetti, sequestrati dalla guardia forestale, finiscono nella sezione “oggetti smarriti” del comando territoriale. Certo, i legittimi proprietari possono sempre reclamarli. Peccato che tende da campeggio e ombrelloni fossero stati piazzati in tratti di spiaggia libera in violazione delle ordinanze balneari. In sostanza, almeno per le tende, si trattava di campeggio abusivo. Per l’ombrellone forse i forestali si sono trovati di fronte a uno dei tanti esempi di “segnaposto” lasciato in spiaggia durante la notte per mantenere una posizione privilegiata in vista dell’invasione di bagnanti del giorno seguente.
«Non è stato possibile risalire ai proprietari - dice la comunicazione della forestale -, pertanto il materiale è stato rimosso e depositato presso la sede della forestale ad Oristano. Chi lo avesse smarrito, e fosse interessato al recupero del bene, potrà presentare regolare istanza alla stazione forestale, al fine di rientrarne in possesso, entro i termini previsti per legge».
Stesso discorso per le reti da pesca. Il personale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale ha trovato «in località “Su cungiau de Gerrusso”, nelle campagne di Cabras, una rete da pesca di 50 metri circa di tipo trimaglio posta in maniera tale da ostruire il totale corso del fiume Tirso». Anche la rete è stata rimossa e portata al deposito. Probabile che nessuno si presenti a reclamare reti, tende e ombrelloni: reclamandone il possesso, si ammetterebbe la responsabilità nell’infrazione e si verrebbe sottoposti a sanzione. Forse è meglio rinunciare a un ombrellone che pagare una multa. Magari la prossima volta si sarà meno distratti.
