La Nuova Sardegna

Oristano

Dopo l’incendio il sindaco di Bosa coinvolge Abbanoa

«Troppe le difficoltà di approvvigionamento a S. Caterina: il gestore lasci aperta di notte almeno una linea idrica»

05 settembre 2017
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BOSA. Agenti del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna e amministratori e tecnici comunali erano presenti ieri mattina nel rione Santa Caterina, per un sopralluogo dopo l’incendio che ha creato non poca apprensione agli abitanti delle case di edilizia pubblica residenziale di piazza Giommaria Angioy, nella notte del tre settembre. Il sindaco di Bosa Luigi Mastino, considerata la difficoltà di alimentare le autobotti dei mezzi antincendio l’altra notte, chiederà ad Abbanoa di tenere operativo uno dei settori della rete idrica nell’area urbana per l'intera giornata, considerato che le saracinesche vengono chiuse dalle 21 alle 6 del mattino. Queste le novità dopo il rogo, le cui cause sono in corso di accertamento, che ha visto operare dalla mezzanotte tra sabato e domenica Barracelli di Bosa e Modolo e squadre dei Vigili del Fuoco in arrivo da Macomer, Cuglieri e Oristano, alla periferia sud-est di Bosa. L’incendio è divampato tra sterpaglie, alberi, un deposito di ferrosi e una cabina per l’energia elettrica, che si trovano a ridosso delle palazzine di piazza Giovammaria Angioy. Sul posto anche i Carabinieri di Bosa e della Compagnia di Macomer che, per precauzione considerate le alte fiamme, hanno fatto evacuare gli abitanti di due palazzine. Un’anziana disabile che si è sentita male ed è stata accompagnata dal 118 all’ospedale di Bosa. Tutto si è risolto per il meglio dopo una professionale battaglia da parte di Barracelli e pompieri, ma nel quartiere dopo l’incendio serpeggia il malumore. In molti chiedono infatti che il deposito e la cabina elettrica vengano collocate in una zone più lontane dalle abitazioni, e che l’amministrazione curi maggiormente la pulizia delle aree vicine alle case. Altro aspetto, oltre a quello della prevenzione, il fatto che le squadre antincendio hanno avuto problemi ad approvvigionare le autobotti. «Il Comune ha un pozzo, ma occorre del tempo per riempire le cisterne. Voglio ringraziare il Market Ld, che ha messo a disposizione i depositi per rifornire i mezzi l’altra notte», afferma il sindaco Mastino. Il primo cittadino annuncia che chiederà ad Abbanoa di lasciare attiva almeno una linea idrica a Bosa nelle ore notturne, perché sia sempre possibile l’approvvigionamento. In città anni fa, dopo un incendio che aveva distrutto uno stabilimento balneare a Bosa Marina, era stata ingaggiata una battaglia per la nascita di un distaccamento dei Vigili del Fuoco. Del progetto però si è persa traccia, malgrado l’arrivo dei necessari nulla osta. Un problema da affrontare, considerato che da Macomer o Cuglieri i mezzi che percorrono le statali 129 bis e 292 impiegano mezz’ora prima di arrivare nella città del Temo.(al.fa.)

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