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Fondi per restaurare le chiese il Comune chiede chiarimenti
CABRAS. Con quali criteri la Giunta regionale ha assegnato i finanziamenti per il retstauro di chiede sparse in tutto il territorio della Regione? Lo chiedono, con una lettera indirizzata all’assessor...
18 settembre 2017
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CABRAS. Con quali criteri la Giunta regionale ha assegnato i finanziamenti per il retstauro di chiede sparse in tutto il territorio della Regione? Lo chiedono, con una lettera indirizzata all’assessore regionale ai Lavori pubblici il sindaco di Cabras, Cristiano Carrus, e l’assessore comunale Davide Atzori del Sindaco Carrus e dell'Assessore Atzori. I due amministratori cabraresi si riferiscono alla deliberazione della Giunta regionale «sul programma di spesa per la concessione di finanziamenti per il restauro e il consolidamento di edifici di culto e di chiese di particolare interesse storico e artistico che hanno interessato 40 comuni della Sardegna».
Secondo quali indicazioni sono stati ripartiti i fondi? Carrus e Atzori sollevano qualche dubbio e chiedono di sapere «quali siano stati i criteri di valutazione». Carrus e Atzori ricordano che secondo quanto prevede «il comma 12 articolo 1 della legge regionale 3 agosto 2017 n. 18, sull’annualità 2017 è stata autorizzata l’ulteriore spesa di tre milioni di euro» mentre la legge 5 del 2017 prevedeva già uno stanziamento di un milione.
«Risorse importanti che permettevano a numerosi comuni della Sardegna di poter intervenire sul proprio patrimonio artistico».
Nella deliberazione l’assessore regionale «ha comunicato - ricorda il sindaco Carrus - che sono pervenute, da parte dei Comuni, diverse istanze di finanziamento per il consolidamento e la messa in sicurezza di edifici di culto, e che lo stesso Assessorato ha verificato che, tra le richieste pervenute, 40 risultano avere i requisiti previsti nel programma di spesa in oggetto».
Carrus e Atzori chiedono quindi «di conoscere quali siano questi requisiti e qualora non sia stato pubblicato nessun avviso o manifestazione di interesse, perché non sia stata data la possibilità a tutti i Comuni di poter presentare istanza e aver la possibilità di mettere in sicurezza i propri edifici di culto e le chiese di particolare interesse storico e artistico».
Secondo quali indicazioni sono stati ripartiti i fondi? Carrus e Atzori sollevano qualche dubbio e chiedono di sapere «quali siano stati i criteri di valutazione». Carrus e Atzori ricordano che secondo quanto prevede «il comma 12 articolo 1 della legge regionale 3 agosto 2017 n. 18, sull’annualità 2017 è stata autorizzata l’ulteriore spesa di tre milioni di euro» mentre la legge 5 del 2017 prevedeva già uno stanziamento di un milione.
«Risorse importanti che permettevano a numerosi comuni della Sardegna di poter intervenire sul proprio patrimonio artistico».
Nella deliberazione l’assessore regionale «ha comunicato - ricorda il sindaco Carrus - che sono pervenute, da parte dei Comuni, diverse istanze di finanziamento per il consolidamento e la messa in sicurezza di edifici di culto, e che lo stesso Assessorato ha verificato che, tra le richieste pervenute, 40 risultano avere i requisiti previsti nel programma di spesa in oggetto».
Carrus e Atzori chiedono quindi «di conoscere quali siano questi requisiti e qualora non sia stato pubblicato nessun avviso o manifestazione di interesse, perché non sia stata data la possibilità a tutti i Comuni di poter presentare istanza e aver la possibilità di mettere in sicurezza i propri edifici di culto e le chiese di particolare interesse storico e artistico».