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Oristano

Bosa, la sala slot di fronte alle scuole scatena la polemica

di Alessandro Farina
Bosa, la sala slot di fronte alle scuole scatena la polemica

L’opposizione coglie l’occasione per attaccare la giunta Il sindaco replica: «Assumeremo i provvedimenti necessari»

20 settembre 2017
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BOSA. Prime prese di posizioni ufficiali sull’apertura di una sala slot nel viale Alghero a poca distanza da due plessi scolastici, il Liceo Classico e Scientifico e poco più avanti quello dove operano alcune classi delle scuole medie.

Il sindaco Luigi Mastino annuncia imminenti provvedimenti in tema di orari di apertura e chiusura delle sale slot, in linea con i principi della delibera di consiglio comunale del dicembre 2014. Dalla minoranza l’ex sindaco Piero Franco Casula critica l’amministrazione per non aver dato seguito proprio alle indicazioni del documento approvato tre anni fa, e chiede soluzioni adeguate che guardino al futuro. «La linea dell’amministrazione è chiaramente espressa nella delibera di adesione al Manifesto dei sindaci per la legalità e contro il gioco d’azzardo - premette Luigi Mastino -. Assumeremo tutti i provvedimenti necessari per impedire che gli orari delle sale slot possano interferire con la didattica ed i processi educativi, rispetto ad attività che hanno influenza negativa sotto vari aspetti».

Non è quindi improbabile che già nei prossimi giorni, forse attraverso un’ordinanza come avvenuto ad esempio nei mesi scorsi a Cagliari, le decisioni possano essere rese pubbliche.

Sull’argomento interviene intanto anche l’opposizione. L’avvio dell’attività di sala slot vicino alle scuole «ha destato molto scalpore, e a ragione, non tanto per l'attività in se, quanto per il punto scelto» afferma l’ex sindaco Piero Franco Casula. «Né la Regione né l'amministrazione comunale si sono dotate degli strumenti necessari per evitare che ciò potesse avvenire in prossimità delle Scuole», rimarca il capogruppo di Per Bosa.

Le linee del “Manifesto” approvato a dicembre 2014 prevedevano una serie di ulteriori impegni: regolamentare la materia con orari e localizzazione delle attività; coinvolgere gli studenti in iniziative di informazione e sensibilizzazione; sconti su Tari e Tosap per chi rinunciava a posizionare videogiochi negli esercizi, ricorda la minoranza.

«Si è mantenuto solo quest'ultimo punto, una cosa simbolica, di facciata, ma che di fatto non ha prodotto alcun risultato tangibile» il richiamo di Piero Franco Casula, che suona come una tirata d’orecchie. «Sarebbe bastato, nel rispetto degli operatori, regolamentare la localizzazione evitando la stretta vicinanza con scuole, ospedale, casa di riposo, eccetera. Anche in presenza di possibili ricorsi gli operatori avrebbero avuto consapevolezza della volontà degli amministratori e difficilmente si sarebbero opposti».

La richiesta dell’opposizione è quindi per «soluzioni adeguate» da sostenere attraverso atti ufficiali validi almeno per il futuro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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